Bernareggio

Studenti a scuola... di volontariato con la cooperativa «Millemani»

Giornata molto particolare per i giovani delle medie che hanno vissuto in prima persona la quotidianità delle associazioni

Studenti a scuola... di volontariato con la cooperativa «Millemani»
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La cooperativa «Millemani» a braccia aperte per accogliere gli studenti di terza media della scuola Da Vinci di Bernareggio.

Studenti a scuola... di volontariato con la cooperativa «Millemani»

Nel corso delle scorse settimane sono stati diversi gli incontri proposti dal sodalizio all’interno dell’iniziativa «Volontariato e Fragilità» che vede il pieno coinvolgimento del mondo scolastico. Il progetto, che si sviluppa in tre fasi, ha visto le intere classi frequentare la cooperativa nella quale sono attualmente inserite una cinquantina di persone con fragilità. Gli alunni hanno potuto testare personalmente com’è fatta una cooperativa sociale, che tipo di lavori si svolgono al suo interno e soprattutto hanno potuto relazionarsi e interagire con i dipendenti e i tirocinanti.

«Per noi l’aspetto più importante di questa iniziativa è l’interazione sociale – ha spiegato il referente del progetto, Domenico Carozzi – In questo modo i nostri ragazzi hanno la possibilità non solo di avere uno spazio in cui poter occupare il proprio tempo in attività di vario tipo, ma anche di relazionarsi con le persone, avere un dialogo e divertirsi».

Le fasi del progetto

Come detto, il progetto è stato diviso in tre fasi. La prima, a dicembre, ha visto i volontari recarsi nelle classi per introdurre gli studenti al mondo del volontariato illustrando loro, nel dettaglio, il funzionamento della «Millemani». La seconda in cui, appunto, sono stati gli stessi ragazzi a recarsi nello stabilimento della cooperativa sociale di via Donizetti; e infine la terza, che prevede il suo epilogo nei prossimi mesi, durante la quale i giovani dovranno partecipare ad un concorso in cui sarà loro richiesto di scrivere un elaborato riguardante il tema del volontariato e della fragilità.

«Con questo cogliamo anche l’occasione per cercare di invitare i ragazzi a fare parte della nostra realtà – ha proseguito Carozzi – Purtroppo i volontari attuali avanzano con l’età e ci servono forze nuove e fresche. Il volontariato è una cosa bellissima, quando esco da qua io mi sento pieno e felice sapendo di essermi reso utile per chi ne ha davvero bisogno. E spero davvero che anche qualche giovane che ci ha fatto visita in questo progetto possa un giorno entrare a far parte della nostra famiglia».

«Quella volta in cui Gigi Riva visitò la “mia” favela»

Gigi Riva e Ferruccio Brambilla: un tandem d’attacco che tanto bene ha fatto al volontariato. Il simpatico, ma emozionante aneddoto è stato raccontato proprio dal volontario internazionale nato e cresciuto a Bernareggio, che in passato ha prestato servizio anche nella favelas del Brasile. E proprio durante questa missione ha avuto il piacere di incontrare il mitico e compianto «Rombo di tuono».

«Gigi era venuto con la moglie a visitare la favela “Rocinha” di Rio de Janeiro proprio in uno dei periodi in cui c'ero anch'io - ha rricordato Ferruccio - Era il 2005. Aveva voluto vedere e sapere tutto dell'associazione per i bimbi e ragazzi di strada della mia amica Barbara».

Riva rimase molto colpito dalle attività benefiche condotte in quel difficile contesto sociale, tanto che decise di offrire un contributo altrettanto importante.

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