Iniziativa

Studenti in gonna allo "Zucchi" contro gli stereotipi di genere

La testimonianza: "Ho capito che posso vestirmi come voglio"

Studenti in gonna allo "Zucchi" contro gli stereotipi di genere
Pubblicato:
Aggiornato:

Ragazzi in gonna al liceo Zucchi di Monza per dire basta alle discriminazioni di genere.

Studenti in gonna allo "Zucchi"

Questa mattina, lunedì 17 ottobre 2022, al liceo classico e musicale di piazza Trento e Trieste, è ritornata l’iniziativa organizzata dagli studenti, Zucchi in gonna.

Si ripete, infatti, per il terzo anno di fila un’iniziativa che coinvolge sempre più ragazzi. Il motivo è quello di consentire a chiunque di poter esprimere le proprie emozioni, fragilità e debolezze, in antitesi al "maschilismo tossico".

Contro gli stereotipi di genere

Si vuole, inoltre, dire basta a ogni forma di violenza contro le donne, fenomeno che purtroppo non accenna a rallentare. Non a caso, sabato, all’interno dell’istituto si è tenuto un corso di autodifesa per tutti gli studenti.

"Lo scorso anno l’iniziativa era stata accolta da molte meno persone, invece abbiamo potuto constatare che molti studenti hanno aderito quest’anno con nostra piacevole sorpresa", ha spiegato il ragazzo di seconda ginnasio che ha organizzato la dimostrazione. "Uno dei nostri obiettivi è, infatti, quello di abolire gli stereotipi".

Molti sono stati gli studenti che si sono fatti prestare una gonna da mamme, nonne o sorelle, o semplicemente da una compagna di classe. Infatti, la maggior parte dei genitori, sono a conoscenza dell’iniziativa organizzata e hanno reagito positivamente, a differenza dello scorso anno quando qualcuno aveva manifestato la propria contrarietà.

La testimonianza

Molte le testimonianze di ragazzi e ragazze che hanno condiviso con piacere la loro storia. "Questa iniziativa è stata per me molto importante, perché mi ha permesso di capire che posso vestirmi come voglio e indossare un indumento femminile, come una gonna, non mi fa sentire meno maschile" ha commentato un altro studente.

A sostegno dei diritti di tutti

"Ho aderito all’iniziativa perché conosco molte persone che fanno parte della comunità Lgbtqia+ e ritengo che vadano sostenuti, rispettando i loro diritti e mantenendo le loro libertà", ha affermato uno studente all’uscita da scuola, frequentata per l’appunto da ragazzi trans e non binary.

Seguici sui nostri canali
Necrologie