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Sul campo da basket per ricordare «Traba»: «La tua vita risuona per sempre nei nostri cuori»

A distanza di dieci anni dalla scomparsa la speciale iniziativa promossa dagli amici dei «Macherio Blacks»

Sul campo da basket per ricordare «Traba»: «La tua vita risuona per sempre nei nostri cuori»
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Un momento di silenzio, tutti con lo sguardo rivolto a quella maglia numero 10 appesa accanto al tabellone segnapunti in ricordo di Stefano Trabattoni per tutti «Traba», scomparso prematuramente all’età di 43 anni, a causa di una malattia che non gli ha dato tregua. Sempre sorridente, con un grande spirito di amicizia, instancabile vitalità e molto sportivo, amava molto la pallacanestro e così i «Macherio Blacks», la sua squadra, nella serata di mercoledì scorso, si sono ritrovati sul campo del palazzetto di viale Regina Margherita, a Macherio, dove era solito giocare.

Stefano Trabattoni

Sul campo da basket per ricordare «Traba»: «La tua vita risuona per sempre nei nostri cuori»

«Sei sempre con noi, Traba! Innegabile: certe cose passano, altre restano per sempre. La pura vita di Stefano ancora si muove, contagiosa come una danza sfrenata, anche dopo dieci anni e risuona nei cuori di chi ha avuto la fortuna di incontrarlo» è questo il pensiero dell’amico e capitano della Pallacanestro Macherio, Corrado Carpinelli.
A ricordarlo, a distanza di dieci anni, sono i suoi compagni di squadra di basket e amici di una vita, un team che si è sempre distinto per il suo spirito goliardico prorompente.

Su quel campo, mercoledì, sono scesi una cinquantina di atleti brindando a ««White Russian», il cocktail preferito di Stefano associato al Grande Lebowski, personaggio cinematografico affascinante, disincantato e con un grande cuore, proprio come il nostro grande amico Stefano. Ritornare sul campo di pallacanestro e ritrovare un gruppo, che ancora si muove e si riunisce sorridente grazie a quella presenza potente che supera i limiti fisici, è qualcosa di indescrivibile e che ti riempie il cuore. Grazie Traba, per come hai vissuto e per come ci hai insegnato  a vivere: certe cose passano, tu resti» hanno ripreso gli amici.

Con un sorriso commosso, i suoi amici hanno deciso di rendergli omaggio nel modo che più gli sarebbe piaciuto: giocando a pallacanestro. È iniziata una partita emozionante, ogni canestro segnato era un tributo al suo spirito competitivo e alla passione per lo sport. Una bellissima opportunità per ricordare anche tutti quegli episodi o aneddoti divertenti e commoventi, vissuti con lui. Era come se il campo stesso fosse un luogo di conforto, un rifugio in cui il suo spirito era ancora presente tra di loro.

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