Monza

Supercar e innovazione: al via i preparativi per il Mimo 2025

Dopo l’appuntamento saltato quest’anno per via dei lavori in Autodromo, si guarda ora alla prossima edizione

Supercar e innovazione: al via i preparativi per il Mimo 2025
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Una giornata interamente dedicata all’automotive, con lo sguardo rivolto già al prossimo anno.

Al via i preparativi per il Mimo 2025

Il convegno che si è tenuto in settimana in Villa Reale a Monza ha rappresentato anche e soprattutto l’occasione per dare il via ai preparativi per l’edizione 2025 del Mimo, dopo che l’appuntamento di quest’anno è stato annullato per via dei maxi lavori di ammodernamento, che stanno interessando il circuito. La prossima edizione del Mimo, che sarà la quarta, si svolgerà dal 27 al 29 giugno 2025 a Milano e Monza, tra paddock e pista completamente rinnovati dell’Autodromo.

L'incontro in Villa Reale

Un incontro, quello che si è tenuto venerdì, sulla neutralità energetica e innovazioni tecnologiche durante il quale tecnici e politici hanno fatto il punto sui cambiamenti in atto nel sistema automobilistico. «L’Amministrazione si sta chiedendo come la rapida evoluzione tecnologica in questo settore possa tradursi in servizi sempre più utili per i suoi cittadini - ha spiegato Carlo Abbà, assessore al Marketing territoriale - In questo processo il primo passo è costituito dalla conoscenza dettagliata dei fenomeni: si tratta, dunque, di acquisire dati di analisi che meglio possano restituirci la fotografia di Monza e dei suoi reali bisogni, con l’obiettivo di costruire politiche in grado di rispondere in modo efficace ad ogni categoria di utenti della città».

"Verso una transizione graduale"

Parole cui hanno fatto seguito le dichiarazioni di Geronimo La Russa, presidente di Aci Milano. «Siamo entusiasti di appoggiare una mobilità verde con completa neutralità tecnologica, valorizzando una vasta gamma di soluzioni sostenibili. Promuovendo l’implementazione di infrastrutture di ricarica efficienti, modelli di trasporto condiviso e sviluppando politiche incentivanti. Questa diversificazione tecnologica non solo facilita una transizione graduale verso una mobilità più sostenibile, ma la rende anche adattabile alle specifiche esigenze dei nostri territori».

 

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