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Svelato il nome del nuovo arciprete di Monza

Monsignor Marino Mosconi succede così a Silvano Provasi che ha raggiunto i limiti di età

Svelato il nome del nuovo arciprete di Monza
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Sarà monsignor Marino Mosconi il nuovo arciprete del Duomo. Il prelato, attualmente cancelliere arcivescovile della Curia di Milano, il primo settembre prenderà possesso della Basilica di Monza.

Ecco chi è il nuovo arciprete

Monsignor Mosconi, nato a Milano nel 1964, ha conseguito il Baccellierato in Teologia presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale nel 1989, la Licenza nella Facoltà di diritto canonico della Pontificia Università Gregoriana nel 1992 e il Dottorato nella medesima facoltà nel 1996 con tesi dal titolo Magistero autentico non infallibile e protezione penale.

Il nuovo arciprete sostituisce così monsignor Silvano Provasi che ha guidato la chiesa monzese dal lontano 2007 e che nei mesi scorsi ha lasciato l’incarico per i raggiunti limiti d’età. Monsignor Provasi era arrivato nella parrocchia di San Giovanni Battista nel 2007, subentrando a monsignor Dino Garboldi. Nato ad Arconate, ha svolto a lungo il proprio magistero a Busto Arsizio (1991-2000), dove ama tornare saltuariamente per celebrare cresime e prime comunioni.

Ha anche ricoperto poi la carica di vicario episcopale per la Zona Pastorale di Monza e decanati limitrofi (2000-2007), che lo ha affermato come personaggio di riferimento in virtù delle capacità relazionali e pastorali.

Le parole di Provasi

«L’arcivescovo Mario Delpini mi ha confermato nel mio incarico fino al primo settembre, poi deciderà» aveva commentato al Giornale di Monza.

Ora è arrivata anche l’ufficialità e il suo successore sarà appunto il cancelliere arcivescovile che è anche docente e insegnante alla Facoltà teologica dell’Italia settentrionale di Milano. All’attivo ha anche decine di pubblicazioni scientifiche e teologiche. E’ probabile che don Silvano Provasi, a partire dal prossimo settembre, possa continuare a risiedere nella Canonica di piazza Duomo ancora per qualche tempo - come già era avvenuto nel caso del suo predecessore don Gariboldi - questo per agevolare il più possibile un delicato momento di transizione con il suo successore.

A monsignor Provasi si devono i lavori di restauro e di riorganizzazione del Museo e del Tesoro del Duomo di Monza, che sotto la gestione della Fondazione Gaiani ha a cuore la tutela, la conservazione e la valorizzazione dello straordinario patrimonio storico-artistico del Duomo.

Provasi rimasto per 17 anni

Durante il suo mandato - di quasi vent’anni - si sono anche svolti i preziosi lavori di restauro che hanno restituito gli affreschi degli Zavattari nella cappella di Teodolinda all’antico splendore. Stessa attenzione era stata anche riservata ai lunghi - e costosi - lavori di riqualificazione della maestosa facciata della Basilica.
Monsignor Mosconi, in quanto arciprete, potrà godere di alcuni privilegi «propri» dei vescovi come l’utilizzo dell’anello, della croce pettorale sorretta da un cordoncino verde e oro, della mitria e del bastone pastorale durante le funzioni.

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