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Svincolo più snello, accessi e più compensazioni per Velasca: Pedemontana accoglie le richieste di Vimercate

L'aggiornamento del sindaco Cereda dopo le trattative condotte in estate con i responsabili della società autostradale: "Risultati importanti"

Svincolo più snello, accessi e più compensazioni per Velasca: Pedemontana accoglie le richieste di Vimercate

Quando c’è di mezzo Pedemontana è sempre difficile  di vittoria. Eppure Vimercate può dirsi soddisfatta (almeno in parte) di quanto ottenuto dalle trattative condotte in estate al fine di salvaguardare il più possibile il territorio di Velasca, la frazione che sarà maggiormente impattata dall’avvento, ormai imminente, dell’autostrada.

Pedemontana accoglie le richieste di Vimercate

E’ questo, in estrema sintesi, il dato più importante che emerge dall’assemblea organizzata lo scorso mercoledì sera dall’Amministrazione comunale. Obiettivo della serata, aggiornare la cittadinanza sull’esito dei confronti avuti con Pedemontana nel corso degli ultimi mesi. Confronti che, come dicevamo, non sono stati affatto infruttuosi. Diversi i punti toccati durante la riunione pubblica dal sindaco Francesco Cereda, partito nella sua illustrazione dai progetti dello svincolo di Velasca (“Il Mostro”, così come era stato ribattezzato per le impressionanti dimensioni) e da una controproposta presentata proprio dall’Amministrazione.

Proposte e controproposte

Quattro, principalmente, le richieste utili a risolvere le criticità emerse: riduzione del consumo di suolo e allontanamento dello svincolo dalle abitazioni; conservazione delle connessioni tra la città e la Tangenziale Est (ovvero l’uscita e l’entrata di Vimercate Nord, oggi cancellate dal progetto di Pedemontana), realizzazione delle connessioni tra la Est e Pedemontana stessa (anch’esse attualmente non previste), realizzazione della predisposizione alla ciclabilità dello svincolo:

“In seguito alle nostre richieste, Pedemontana ha rivisto parzialmente l’assetto dello svincolo, decidendo però che la realizzazione dello stesso venga suddivisa in due fasi – ha spiegato Cereda – Una prima fase, realizzata contestualmente alla tratta C, come inizialmente previsto per l’intero svincolo; una seconda fase che invece vedrà la configurazione finale in cui verranno prese in considerazione molte delle nostre osservazioni. E questa è sicuramente una buona notizia, se non fosse che la seconda fase verrà rimandata alla realizzazione della tratta D, di cui però, a oggi, non si sa nulla. Nemmeno se e quando verrà mai fatta, anche perché, allo stato attuale, dei 600 milioni di euro previsti per la sua realizzazione, non è stato messo sul tavolo neanche 1 euro”.

Cosa ha ottenuto Vimercate

Vimercate, però, non si arrende e di fronte a questa situazione elabora una nuova proposta con l’obiettivo di anticipare quante più modifiche possibili alla fase uno:

“Non abbiamo ottenuto tutto, ma qualcosa di importante sì – ha sottolineato il sindaco – Ad esempio verrà eliminata la controstrada a sud del tracciato autostradale e verrà semplificata la connessione tra Pedemontana e la TRMI17 (ovvero la nuova bretella che, partendo dalla rotonda della “Bergamina” di Arcore, taglierà fuori il centro città e si collegherà con la SP177 tra Usmate Velate e Carnate). In questo modo andremo a snellire l’intero svincolo, che pur mantenendo un impatto devastante, si allontanerà dalle abitazioni di Velasca. E poi ancora abbiamo ottenuto le rampe per l’accesso alla Tangenziale Est da e per Milano, mentre quelle da e per Lecco arriveranno in seconda battuta, così come le connessioni tra la stessa Est e Pedemontana. Infine, sempre durante la fase uno, verrà predisposta la ciclabilità lungo l’asse Usmate Velate – Vimercate”.

Via i mezzi pesanti da Oreno

Ma queste non sono le uniche novità. Un’ulteriore concessione ottenuta da Pedemontana riguarda la mobilità dei mezzi pesanti che quotidianamente transitano tra Oreno (dove sono situati i depositi delle terre di scavo del cantiere della tratta C) e la Tangenziale Est: inizialmente, infatti, era previsto che i camion uscissero da via Lodovica e via Per Arcore, attraversassero via Matteotti (tra scuole e abitazione) per poi raggiungere la Est da via Lecco. Ora non sarà più così, visto che l’Amministrazione ha ottenuto un cambio di viabilità, con i mezzi pesanti del trasporto terra che ora utilizzeranno la strada di cantiere della futura TRMI17.

Le compensazioni per Velasca

Capitolo compensazioni. Anche in questo caso il Comune di Vimercate ha concentrato i propri sforzi per ottenere miglioramenti e maggiori vantaggi per la frazione di Velasca. Tra essi una pista ciclabile lungo via Ungaretti, una nuova area sport dedicata al basket e al parkour che andrà a sostituire l’attuale campo da calcio ormai scarsamente utilizzato, il rifacimento dei giardini di via De Amicis con la posa di un’area gioco e la totale riqualificazione di piazza Giordano Bruno che si comporrà di tre spazi: uno per i giochi da tavolo, uno per il relax e infine un’area civica in cui sarà mantenuto e valorizzato il Monumento ai Caduti. Costo stimato delle opere, interamente a carico di Pedemontana: 1.3 milioni di euro, cui si andranno a sommare tutti gli altri interventi già promessi da Pedemontana a titolo di compensazione per un totale di circa 4 milioni di euro.

“Risultati importanti per il territorio”

Per il primo cittadino si tratta di un risultato importante, ottenuto grazie al lavoro svolto in questi mesi da parte di tutti gli attori in campo, dai tecnici agli amministratori:

“La tratta C è realtà, non si può negare e non si può nascondere la testa sotto la sabbia: in questo scenario l’unica ragionevole possibilità per un Comune coinvolto come il nostro è quella di sederci intorno a un tavolo con Pedemontana per provare a limitare il più possibile i danni e gli impatti dell’autostrada – chiosa Cereda – Da questo punto di vista il confronto con Apl e Cal, seppur lungo e faticoso, ha portato a risultati importanti, specialmente per quanto riguarda l’alleggerimento dello svincolo per Velasca. Può sembrare poco, ma aver tolto alcune opere a nostro avviso ridondanti e aver allontanato il tracciato dalle abitazioni è un qualcosa di veramente positivo se pensiamo a com’era progettato in origine lo svincolo. Discorso diverso, invece, per la tratta D o Dbreve, che ci vede altrettanto coinvolti. Qui, non essendoci ancora nulla di certo, è giusto che i Comuni portino avanti altri ragionamenti perché si tratta di un’opera che a nostro avviso non ha alcun senso di esistere così com’è stata pensata. E qui, a differenza della C, oggi speriamo esistano ancora margini di manovra più importanti”.