Taglio del nastro per Casa Lilt, il più grande polo di prevenzione e assistenza oncologica di Monza e Brianza
La struttura è stata inaugurata dall'attuale sindaco Paolo Pilotto e dal suo predecessore Dario Allevi.
Casa Lilt Monza, sabato scorso il taglio del nastro della struttura, il più grande polo di prevenzione e assistenza oncologica della Brianza. Situata in via San Gottardo, è stata inaugurata dall'attuale sindaco Paolo Pilotto e dal suo predecessore Dario Allevi.
Molto più di un ambulatorio
Dopo i lavori iniziati solo a maggio è già arrivata l’apertura di Casa Lilt a Monza, in via San Gottardo, ora il più grande polo di prevenzione e assistenza oncologica di Monza e Brianza. La sua inaugurazione è avvenuta sabato scorso con il taglio del nastro congiunto da parte del sindaco di Monza Paolo Pilotto e dal suo predecessore Dario Allevi, nel segno della continuità tra le due giunte nel sostegno a questo progetto. Non solo un ambulatorio, ma una vera e propria “casa” appunto, che offre ben tre livelli di prevenzione: una primaria per la sensibilizzazione e la diffusione di una cultura della salute; una secondaria per diagnosticare il tumore in fase precoce e fare i controlli e una terziaria per garantire benessere a chi è malato, sia con la riabilitazione fisica che con un sostegno psicologico, sociale o economico per chi ne ha bisogno (con un contributo mensile, la donazione di pacchi alimenti o il trasporto gratuito). Già dall’ingresso si nota come l’intervento sulla struttura sia stato vasto, con ampi e moderni spazi che offrono diversi servizi. Sono ben cinque i piani dell’edificio per 700 metri quadrati, in cui sono allestite sette sale mediche, una palestra di riabilitazione, due sale per la fisioterapia, uno studio di psiconcologia e gli uffici di assistenza e di altre attività di missione, per un investimento complessivo di oltre 2 milioni di euro.
"Come Lilt in Brianza siamo partiti tanti anni fa con un piccolo ambulatorio a Cesano Maderno - ha esordito il presidente di Lilt Milano Monza Brianza Marco Alloisio - poi siamo arrivati a Monza nel 1972, in via Lecco, e dal 2003 in via San Gottardo grazie alla donazione della palazzina da parte di Colomba Angela Ravasi. Nel giro di neanche vent’anni - ha proseguito - siamo diventati da ambulatorio a “spazio” ed ora “casa”, con cui offriamo ben tre livelli di prevenzione".
Frutto del lavoro di due Amministrazioni
A tagliare il nastro, come detto, sono stati Paolo Pilotto e Dario Allievi, a dimostrazione del concreto sostegno del progetto da parte delle due Amministrazioni, avvicendatesi alla guida della città lo scorso giugno dopo le ultime elezioni amministrative.
"Prima abbiamo tagliato il nastro in due mani, la mia e quella dell’ex sindaco Dario Allevi. Questo perché lui è stato il sindaco della fase iniziale dei lavori, io della fase finale, con l’obiettivo non dell’autoaffermazione ma del servizio al cittadino. Questi sono i frutti di quando si fa sistema davvero tra istituzioni, imprese, associazioni e singoli cittadini", ha commentato l'attuale primo cittadino monzese.
Parole significative queste, in virtù del fatto che Casa Lilt oltre ad offrire servizi medici è da considerare un luogo intermediario tra cittadino e sanità.
"Con Casa Lilt vogliamo fidelizzare chi si rivolge al nostro centro - ha spiegato il direttore sanitario di Lilt Milano Monza Brianza Gianfranco Scaperrotta - Negli ospedali, per via della mole di lavoro che c’è, è difficile farlo. Noi aiutiamo qualunque cittadino abbia bisogno, anche se si tratta per esempio di ottenere una semplice esenzione di ticket. Canalizziamo le esigenze e ci facciamo da tramite per arrivare al San Gerardo - poi ha concluso - Laddove il sistema sanitario non riesce ad arrivare ci siamo noi".
Oltre 1.800 sostenitori
La collaborazione tra il centro di prevenzione e l’ospedale San Gerardo, così come con l’Istituto nazionale dei tumori di Milano è infatti sempre viva e assidua. Tutto questo è stato possibile grazie al sostegno di circa 1800 donatori tra piccoli e grandi; a donare le stanze sono stati la Bcc Barlassina, Elesa, Gruppo Meregalli, Cofle, mentre le attrezzatture Bcc Carate Brianza e Banca d’Italia. Il polo, una volta entrato a pieno regime, potrà effettuare 36 mila esami e visite di diagnosi precoce oncologica ed assistere mille malati all’anno.