Il museo Combattenti e Reduci di Ronco Briantino ha una nuova casa. Ieri, domenica mattina la comunità si è ritrovata per celebrare la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, un momento di memoria e riflessione che, come ogni anno, ha voluto rendere omaggio ai caduti di tutte le guerre e riaffermare i valori di pace, libertà e democrazia.
Taglio del nastro per il museo dei Combattenti e Reduci
La mattinata è iniziata con il corteo dalla villa Comunale al Monumento ai Caduti, accompagnato dal corpo bandistico. Dopo la deposizione della corona d’alloro, il corteo ha proseguito verso la chiesa per la messa in suffragio dei caduti, celebrata alla presenza di numerosi cittadini e rappresentanti delle associazioni. La celebrazione è poi proseguita presso la Baita degli Alpini, dove si è tenuto il momento particolarmente significativo: l’inaugurazione della nuova sede del Museo Combattenti e Reduci. Un luogo simbolico, che custodisce cimeli, documenti e testimonianze di chi ha vissuto in prima persona le difficoltà e i sacrifici del periodo di guerra.
Conoscere il passato per un futuro di pace
Il museo, che fino a pochi mesi fa si trovava all’ultimo piano della Villa comunale, rappresenta come hanno spiegato gli organizzatori, una memoria viva, aperta alle nuove generazioni, affinché il passato possa continuare a insegnare il valore della pace. Nel suo intervento, il vicesindaco Federico Berruti ha voluto richiamare la lezione della storia e la responsabilità collettiva di mantenerla viva:
“Noi abbiamo la certezza che spinse i padri fondatori della Repubblica: l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa verso altri popoli. Siamo riusciti ad andare oltre il progetto di patria, costruendo un Paese fondato sulla democrazia e sulla giustizia. Oggi ricordiamo le gesta dei soldati, ma la cosa più valorosa è che hanno perso la vita per noi. Le Forze Armate possono difendere i nostri confini, ma spetta a noi difendere i valori della convivenza civile, della libertà e della parità. Democrazia, libertà e pace sono valori che dobbiamo custodire ogni giorno, così come fanno gli Alpini con il loro impegno silenzioso e costante”.
Pomeriggio tra musica e testimonianze
A portare i saluti della Sezione di Monza è stato il delegato del presidente Roberto Viganò, che ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra istituzioni e associazioni. Infine, il capogruppo Alpini di Ronco, Emanuele Leoni, ha ringraziato tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione dell’evento e della sede museale, che rappresenta un nuovo inizio per mantenere viva una parte di storia che non deve essere dimenticata. La celebrazione è poi proseguita nel pomeriggio con uno spettacolo durante il quale sono state lette alcune drammatiche lettere e toccanti testimonianze di combattenti che dal fronte riuscivano a inviare notizie verso casa. Il tutto accompagnato con i brani suonati dal corpo musicale “G. Verdi”.
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