L'iniziativa

Taglio del nastro per il Parco dell'acqua di Bellusco

Inaugurata questa mattina l'area realizzata dal Comune di Bellusco con fondi del Ministero dell'Interno e con la progettazione dei tecnici di Brianzacque

Taglio del nastro per il Parco dell'acqua di Bellusco
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Si è alzato ufficialmente il sipario sul nuovo Parco dell’Acqua di Bellusco. Nella mattinata di sabato l’Amministrazione comunale insieme ai vertici di Brianzacque hanno inaugurato ufficialmente l’area situata in località San Martino.

Taglio del nastro per il Parco dell'acqua di Bellusco

L’opera è stata realizzata dal Comune di bellusco, grazie ad un investimento di 982mila euro proveniente da un contributo del Ministero dell'Interno per la messa in sicurezza del territorio per rischio idrogeologico, attraverso la collaborazione e la progettazione dei tecnici di Brianzacque.

L'intervento ha avuto come obiettivo principale la manutenzione e il ripristino del reticolo idrico del ramo vecchio del torrente Cava, in prossimità dell'isola ecologica, che si presentava nella sua quasi totalità non funzionante, congiuntamente alla creazione di nuovi fossi colatori per il deflusso delle acque piovane provenienti dalla SP 177 e dai terreni agricoli a nord.

Le parole del sindaco Colombo

«Siamo qui per inaugurare ufficialmente questo parco che da un lato ha avuto una riqualificazione dal punto di vista ambientale e dall’altra anche una sistemazione dal punto di vista idraulico per la regimentazione delle acque - ha spiegato il sindaco Mauro Colombo - L’intervento ha permesso di creare un efficiente sistema di raccolta delle acque provenienti dai terreni agricoli. Ciò ha un’importanza strategica perchè convogliando queste acque chiare nel reticolo idrico principale è possibile evitare che l’acqua in eccesso invada la strada andando in paese a creare disagi e danni alle abitazioni private».

Soddisfatto anche il presidente di Brianzacque, Enrico Boerci:

«È sempre più importante puntare sulla collaborazione con gli enti locali. Purtroppo nell’ultimo periodo questi eventi meteorici straordinari stanno condizionando fortemente la nostra vita. Monza è la provincia più urbanizzata d’Italia, ma laddove si può intervenire ancora sul territorio è possibile fare quello che ci hanno insegnato i paesi e le regioni del nord Europa, considerando sia la parte di vivibilità del territorio che quella di trattenimento delle acque. Quindi abbiamo modellato il terreno creando un invaso per la raccolta delle acque, inoltre è stata realizzata anche questa area conviviale che è possibile sfruttare per momenti di socialità».

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