È stata inaugurata oggi, giovedì 20 novembre, a Carnate la vasca di laminazione delle piene del Torrente Molgora, un’area di esondazione controllata che può accogliere fino a 350mila metri cubi d’acqua, realizzata per conto di Regione Lombardia dal Consorzio Est Ticino Villoresi.
Taglio del nastro per la vasca di laminazione sul Molgora
L’intervento, del valore di oltre 12 milioni di euro, ha la funzione principale di proteggere il territorio dei Comuni di Carnate, Lomagna, Osnago, Ronco Briantino, Usmate Velate, Vimercate, Burago Molgora e Agrate Brianza dalle esondazioni del Torrente Molgora e si inserisce in un più ampio piano di Regione Lombardia per la mitigazione del rischio idraulico. Il Consorzio ha curato sia la progettazione che l’esecuzione della vasca, terminata in due anni di lavori nonostante le condizioni meteo avverse: oltre 200 sono stati, infatti, i giorni di pioggia complessivi in fase di esecuzione. Inoltre, significative sono state anche le problematiche legate all’allontanamento delle terre di scavo che sono state, in parte, recuperate con la realizzazione in loco di due collinette.
Un’area fruibile dalla cittadinanza
L’area è stata restituita alla fruibilità dei cittadini con una serie di interventi di carattere ambientale quali la realizzazione di un’area umida permanente, di una postazione di ‘birdwatching’ e di percorsi perdonali perimetrali collegati ai sentieri del Parco Agricolo Nord Est. La realizzazione dell’area di laminazione aggiunge un importante tassello nel quadro degli interventi del Consorzio sul fronte della difesa del suolo.
“Opera strategica per il territorio”
All’inaugurazione della vasca hanno partecipato, assieme al presidente del Consorzio Est Ticino Villoresi Alessandro Rota, l’assessore al Territorio di Regione Lombardia Gianluca Comazzi e il presidente di Anbi Francesco Vincenzi.
“Questa vasca di laminazione — ha dichiarato l’Assessore Comazzi — è un intervento strategico per la sicurezza idraulica della Brianza e dimostra l’impegno concreto di Regione nel prevenire le emergenze, non nel rincorrerle. Opere come questa proteggono famiglie, attività economiche e infrastrutture, ma al tempo stesso restituiscono ai cittadini un ambiente più verde e fruibile. La tutela del territorio è una priorità assoluta: continueremo a investire con decisione per mettere in sicurezza i Comuni lombardi e per affrontare con serietà le sfide poste dai cambiamenti climatici”
Parole che fanno eco a quelle del presidente del Consorzio Est Ticino Villoresi, Alessandro Rota:
“Con la nuova vasca di laminazione di Carnate è stato portato a termine il primo passo per la prevenzione degli allagamenti causati dal Torrente Molgora, che prevede la realizzazione di altre tre vasche di laminazione a Lomagna, Vimercate e Bussero. Quest’opera, fondamentale per la sicurezza del territorio e delle comunità locali, costituisce anche uno spazio verde, fruibile dai cittadini. È il risultato di un lavoro di squadra che unisce istituzioni e tecnici con un obiettivo comune: aumentare protezione, resilienza e sostenibilità”
Un passo in avanti per la sicurezza di Carnate
Presenti anche il sindaco Rosella Maggiolini con la sua Giunta:
“L’opera che oggi abbiamo inaugurato rappresenta un importante passo in avanti per la tutela del nostro territorio, per la sicurezza dei cittadini di Carnate e dei paesi limitrofi, per la salvaguardia di molte aree. La sua realizzazione ha comportato alcune difficoltà alla cittadinanza, ma i benefici ottenuti superano di gran lunga i disagi. Le opere complementari, inoltre, restituiscono un’intera zona alla fruizione di giovani e meno giovani, integrandosi perfettamente all’interno del parco. Un ringraziamento a tutte le maestranze che hanno lavorato a questa importante opera.”
Francesco Vincenzi, presidente di Anbi ha invece aggiunto:
“L’opera inaugurata, oltre a confermare l’efficiente capacità operativa dei Consorzi di bonifica ed irrigazione, dimostra la compatibilità fra infrastrutture a servizio del territorio e loro fruizione sociale nel rispetto dell’ambiente. In questo momento di ulteriore emergenza idrogeologica in alcune zone del Paese, voglio evidenziare come le infrastrutture siano uno dei capisaldi della nostra strategia di adattamento alla crisi climatica unitamente a manutenzione, innovazione e cultura dell’acqua”
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