Colpo di scena

Tegola sulla metro, non la vedremo prima del 2033

Mancano 18 milioni e sette anni per la Rossa e pure la Lilla slitta. La gara non verrà indetta prima della fine del 2025

Tegola sulla metro, non la vedremo prima del 2033
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La metro rossa per altri sette anni non sarà finita, quella che arriverà a Bettola  (per la quale mancano ancora almeno 18 milioni di euro all'appello). E  per la Lilla che attraverserà Monza, anche la gara slitta all'autunno del 2025. Il che significa che forse la vedremo realizzata nel 2033.  E sempre nella migliore delle ipotesi.

I ritardi della metro

Arrivano brutte notizie dall'audizione in seno alla Commissione V di Regione Lombardia avvenuta stamattina 16 maggio 2024.

«Non sono stati nascosti i tempi e le forti criticità che porteranno a grandi ritardi», ha  subito ammesso  Martina Sassoli, consigliera regionale di Lombardia Migliore.

E' stata la monzese a chiedere l’audizione in Regione Lombardia, a cui hanno partecipato Salvatore Barbara (Direzione Territorio del Comune di Milano), il sindaco di Monza Paolo Pilotto e i responsabili di Mm che hanno relazionato sullo stato di fatto per la M1 e la M5.

E a Sassoli va indubbiamente il merito di aver permesso ai cittadini di sapere come stiano davvero le cose e cioè che prima del 2031 i monzesi non vedranno nessun convoglio arrivare nemmeno alle porte di Monza.

Mancano soldi per la metro Rossa

La prima brutta notizia ha riguardato la M1 che da Sesto Fs deve arrivare a Bettola, ai confini di Monza. Avrebbe dovuto essere finita per Expo 2015 e ora si trova in completo stallo. Non solo. Per completarla mancano all'appello 38 milioni di euro di extra costi per poter indire una nuova gara dopo il ritiro del precedente concessionario. Di questi finanziamenti mancanti, dopo 13 mesi di pressing sul Ministero, Barbara ha ammesso che c'è stata  apertura dallo Stato per concederne 21. Ne mancherebbero però altri 18.

«Per la M1 è chiara la situazione, se non si trova la copertura è evidente lo stallo dell’opera. Ma anche se venissero individuate le risorse chiedendo un intervento di cabina di regia a Regione per capire come coprire i 18 milioni di euro mancanti, dato che l'Italia è una repubblica fondata sul ricorso al Tar, pensando a tutte le tempistiche, anche trovando oggi le risorse, M1 non potrebbe essere realizzata se non a partire dal 2031», ha detto Sassoli sconfortata.

Tegola anche sulla  Lilla

Non che per la Lilla la situazione vada meglio.  Alcune modifiche richieste dai Comuni hanno allungato il procedimento di Paur e - come ha spiegato l'ingegnere Barbara - ci sono da risolvere anche dei problemi sui pozzi, per i quali c'è stato un fondamentale apporto anche di BrianzAcque per fronteggiare la situazione. Ciononostante, considerando la chiusura del Paur a fine giugno, anche per la M5 ci sarà da capire se ci sono extra costi da considerare che potrebbero richiedere il reperimento di nuovi finanziamenti. "Parliamo di 12-15mila elaborati, l'aggiornamento richiede impegno, possiamo pensare di andare in gara a fine 2025", ha detto Barbara.

«Se nell’autunno del 2025 parte la gara, considerando le tempistiche e i 2000 giorni di cantiere necessari per completare l'opera, anche in questo caso la Lilla non vedrà la luce se non a partire dal 2033», ha precisato Sassoli.

Sconforto ha espresso anche il consigliere regionale democratico Gigi Ponti: «Vedo che gli attori stanno cercando di rispettare i cronoprogrammi. Regione che è protagonista si faccia carico di gestire la copertura dal punto di vista economico, anche se il quadro è già impegnativo per tutti gli enti coinvolti».

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