Fase incerta

Termovalorizzatore di Trezzo sull'Adda, Cem Ambiente resta alla finestra

Dopo la sentenza del Tar che aveva di fatto escluso l'azienda dalla prima fase di gara, il presidente Giovanni Mele non esclude una possibile ricandidatura nella seconda fase della gara d'appalto.

Termovalorizzatore di Trezzo sull'Adda, Cem Ambiente resta alla finestra
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Il conto alla rovescia che porterà entro il 2023 un nuove gestore al termovalorizzatore di Trezzo sull'Adda è iniziato. La scorsa settimana sono stati nominati gli esperti che affiancheranno i tecnici del Comune nel valutare le due proposte avanzate da A2a e Prima Srl in occasione della manifestazione d'interesse. Ma non è finita: la grande esclusa di questa prima fase della gara, l'azienda partecipata Cem Ambiente, non è ancora fuori dai giochi.

Il presidente del Cda di Cem Ambiente Giovanni Mele: "Attendiamo di visionare i progetti delle altre contendenti"

Venerdì 25 febbraio 2022 il Tribunale amministrativo regionale aveva respinto la richiesta di proroga della manifestazione d'interesse avanzata da Cem che così non era riuscita a presentare il suo progetto per la gestione dell'impianto trezzese in tempo.

Uno dei motivi per cui la mozione non era stata accolta è che era fatta salva la possibilità di poter partecipare comunque alla gara di assegnazione vera e propria in un secondo momento, al termine dell'esame dei tecnici sui progetti raccolti nella prima fase. L’azienda vincitrice, infatti, avrebbe ottenuto soltanto un diritto di prelazione ma nessuna garanzia che il progetto da essa presentato sarebbe stato scelto al termine della gara d'appalto.

Queste le parole del presidente del Cda di Cem Giovanni Mele:

"Crediamo molto nella nostra proposta, che potrebbe trasformare l’inceneritore trezzese in un impianto “circolare” - ha detto Mele - Attualmente, infatti, gran parte del calore prodotto dalla distruzione dei rifiuti qui raccolti viene disperso nell’ambiente. Noi puntiamo a raccogliere e convogliare quel calore prodotto nei sistemi di riscaldamento degli edifici della zona. Impianti di questo tipo, spesso collegati direttamente agli edifici pubblici, esistono già e il termovalorizzatore potrebbe entrare in questo elenco. Ora attendiamo di visionare anche noi i progetti delle nostre dirette concorrenti e decideremo il da farsi. E’ chiaro che se nessuna delle due ha presentato un piano come il nostro, è probabile che rilanceremo con forza la nostra candidatura nella seconda fase di gara, consci della valida soluzione che andremo a proporre».

 

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