Rifiuti interrati

Terreno inquinato dell'ex Minigolf verso la bonifica

L'assessore di Monza Lamperti ha annunciato che si potrebbe usare il capping

Terreno inquinato dell'ex Minigolf verso la bonifica
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Una bonifica più economica per accelerare la disponibilità del terreno dell’ex minigolf di via Foscolo che così potrà essere destinato a ospitare attività sportive all’aperto. L’Amministrazione Pilotto sta studiando una procedura più snella e meno costosa (ma altrettanto funzionale) per velocizzare la sistemazione dell’area inquinata di Monza su cui sorgeva l’ex Minigolf.

La richiesta di Galli per via Foscolo

A chiedere lumi in Consiglio era stato Stefano Galli di Fratelli d’Italia che si era sentito rispondere affermativamente su un futuro uso sportivo dagli assessori alla partita Marco Lamperti (Lavori pubblici) e Viviana Guidetti (Sport). Subito dopo però era insorto Simone Villa della Lega: «Il terreno in questione era quello su cui sorgeva una cava, un’area inquinata anche profondamente, forse la Giunta ha la bacchetta magica? Non mi spiego altrimenti come abbia potuto rispondere che sarà presto destinata ad attività sportive all’aperto».
L’idea di Lamperti però è quella di affrontare la bonifica con una procedura cosiddetta capping che prevede di «isolare» la parte di inquinamento più profonda del terreno (i rifiuti arrivano fino a 10 metri di profondità) e di bonificare solo la superficie. «Una procedura che dovrà estendersi all’intera area, non solo la parte dell’ex Minigolf, ma anche quella sopra gli ex giardinetti di via Sangalli chiusi e poi tutto il resto del terreno, in questo modo si può procedere con un investimento meno importante, perché altrimenti l’intervento sarebbe stato molto oneroso per il Comune», ha anticipato Lamperti.

Ex minigolf dopo la bonifica si farà sport

L’idea è poi di destinare finalmente gli spazi a una fruizione ludico sportiva, in linea con le esigenze del quartiere. Il problema risale a parecchi anni fa.
Una volta quando si chiudeva una cava era usanza riempire il terreno coi materiali di scarto, ma solo nel 2014 quando sono stati avviati i carotaggi per costruire la nuova scuola Citterio si è scoperto la contaminazione del pratone (su cui sono stati trovati composti organici volatili, qualche metallo pesante e idrocarburi). «Speriamo di mettere a gara l’anno prossimo l’intervento, partendo dalla sezione dei giardinetti e del Minigolf, per poi procedere anche con il terreno più grande a nord che risulta anche quello contaminato», ha chiosato Lamperti che ha rimandato la bonifica dei giardinetti di via Sangalli al 2023 per attendere l’arrivo di mezzo milione di euro di compensazione ambientale che dovranno essere versati da Stogit, la controllata di Snam che si occupa dello stoccaggio del gas e che ha un sito a Brugherio.

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