Santa Valeria a Seregno alle prese con traffico e sosta selvaggia. I residenti: «Via alla Porada è una tangenziale, si fa fatica ad attraversare e le auto parcheggiano sulle strisce pedonali»
Santa Valeria alle prese con traffico e sosta selvaggia
Il quartiere Santa Valeria a Seregno nella morsa del traffico e del parcheggio selvaggio. E’ emerso nell’assemblea pubblica indetta dal Comitato di quartiere, martedì sera all’oratorio di via Wagner: presenti il direttivo (nel quale Antonio Cesana è subentrato a Valeria Galliani), il sindaco Alberto Rossi e gli assessori William Viganò, Giuseppe Borgonovo e Paolo Cazzaniga oltre a una ventina di residenti.

«Via alla Porada, dalle 5.30 alle 20, è una tangenziale: le auto sfrecciano a 70/80 chilometri orari e fanno le gare fino alla rotatoria di Cabiate – si è lamentata un’abitante – C’è sempre il rischio di attraversare la strada e i veicoli parcheggiano anche sulle strisce pedonali. Da anni c’è inquinamento atmosferico e acustico: molti clienti della Coppa d’oro, dopo la chiusura, si fermano in strada e schiamazzano, soprattutto le donne».
Analoghi problemi sono stati segnalati in via Cadore (con l’aiuola davanti al locale Milano Londra da sistemare) e in via Bixio, dove il traffico massiccio ha provocato avvallamenti sulla sede stradale e crepe negli stabili. Disagi per la sosta selvaggia e l’assenza di segnaletica nelle vie Manara, Paganella e De Amicis, nella quali «si fa fatica a uscire da casa e attraversare la strada. Va valutata l’introduzione di un sistema di sensi unici», hanno spiegato i presenti agli amministratori, con la richiesta di dossi dissuasori.
Sindaco e assessore ai Lavori pubblici, Viganò, hanno comunicato che i primi interventi nel Piano strade saranno proprio i dossi nelle vie Luini, Viviani e Mameli e una dozzina di strade sulle 52 da riasfaltare nei prossimi anni, con un investimento di quasi quattro milioni di euro, si trovano a Santa Valeria.
«I sensi unici? Dove ci sono, aumenta la velocità delle auto», la chiosa di Rossi.
Altri temi sensibili la sicurezza, il degrado e l’abbandono dei rifiuti, in particolare nel parco Papa Giovanni Paolo II: il Comitato ha chiesto più controlli della Polizia Locale e manutenzione, in particolare per staccionate e panchine ammalorate.
«Ce ne faremo carico, ma è più impegnativa la sistemazione dei sentieri con gli avvallamenti, perché non basta riempirli. Vediamo se si potranno aggiungere risorse nel Piano strade, la progettazione non è ancora chiusa», ha spiegato il primo cittadino.
Nel parco da valutare la sperimentazione dello sfalcio ridotto e l’ipotesi di un’area floreale.
L’assessore Viganò, con delega anche alla Sicurezza, ha assicurato i costanti controlli della Polizia Locale e «delle ultime dieci telecamere installate, cinque sono nel parco e una in piazzale Madonnina».
Incubo sosta in stazione. Lotta dura del Comune
Giro di vite contro traffico, smog e parcheggio «selvaggio» nella zona della stazione. E’ la richiesta arrivata a gran voce da residenti e commercianti durante l’assemblea pubblica promossa dal Comitato di quartiere Centro, giovedì della scorsa settimana in sala Gandini.
«Il contrasto ai parcheggi “selvaggi” in quell’area era un obiettivo che ci siamo dati nel primo mandato e che vogliamo proseguire – ha osservato in sala l’assessore alla partita, Giuseppe Borgonovo – Le macchine ora hanno meno facilità di arrivare in stazione. Prima arrivavano fino quasi al binario 1…».
Un impegno accolto positivamente dal Comitato, ma i residenti hanno chiesto uno sforzo ulteriore suggerendo anche l’utilizzo delle tecnologie, ad esempio gli strumenti per la lettura delle targhe in modo da scongiurare soste prolungate (molte volte anche con motori accesi), come negli aeroporti, o addirittura il ricorso a droni per monitorare l’area o «veicolare» le auto nelle giuste direzioni.
Nel breve periodo Borgonovo ha messo sul tavolo la possibilità di migliorare e potenziare la segnaletica stradale orizzontale e verticale, anche perché dai cittadini è stata manifestata preoccupazione per il transito ad alta velocità di automobilisti poco responsabili.
Il presidio fisso della Polizia locale
Nel frattempo una novità importante è stata annunciata dal vicesindaco e assessore alla Sicurezza, William Viganò: «Riteniamo che l’area sia ben monitorata con i sistemi di videosorveglianza. Proseguiremo i controlli serrati contro la sosta irregolare, a breve però predisporremo un presidio fisso della Polizia locale con l’ufficio mobile. Servirà anche per raccogliere le segnalazioni dei cittadini».
Invece, a differenza di quanto previsto e annunciato dal Comune, in stazione non sarà allestito un ufficio della Polizia Locale, perché lo vieta una recente circolare del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, secondo cui nelle stazioni è consentita soltanto la presenza della Polizia ferroviaria.
Viganò si è soffermato sul tema della sicurezza: «E’ un problema annoso. Abbiamo avuto un’importante riunione in Comune con Prefetto, Questore, Carabinieri, Polizia locale e Guardia di Finanza proprio per valutare le migliori strategie d’azione e prevenzione. Per quanto ci riguarda, in questi anni è aumentato il personale della Polizia locale ed è aumentata la copertura dei turni. Il report di questa estate è positivo, ma la lotta allo spaccio e alla vendita di alcolici ai minori restano temi importanti. I cittadini, però, devono essere più responsabili e collaborativi, devono segnalare senza paura le situazioni critiche», ha concluso il vicesindaco.
Attività: saldo positivo, ma tante vetrine vuote
Commercio in salute o settore in crisi? La questione ha acceso il dibattito nell’assemblea pubblica indetta dal Comitato di quartiere Centro a Seregno. L’assessore con delega a Commercio e attività produttive, Elena Galbiati, ha ammesso che «una vetrina chiusa si nota più di una aperta», ma ha evidenziato il saldo positivo delle aperture rispetto alle chiusure: 23 a 15, e più quattro per acconciatori ed esercizi pubblici. Il dato, però, è stato contestato da residenti e operatori.

«Bisogna analizzare il dato nello specifico, guardando al centro città, non fornendo una fotografia generale della città – ha lamentato Luca Colombo – La realtà è che ci sono tante saracinesche abbassate. Ci sono attività inflazionate, come parrucchieri e bar, mentre altre mancano totalmente. E l’allargamento della Ztl preoccupa. L’Amministrazione comunale dovrebbe impegnarsi per favorire “insediamenti” mirati di nuove attività». Luca Bianchi ha invece puntato l’indice sulle tante attività alimentari e di somministrazione, aperte dagli stranieri. Fra i presenti c’è chi ha fatto notare che «le aperture possono anche essere in attivo, ma se un negozio chiude dopo pochi mesi, il dato non può essere guardato positivamente».
Tra i proprietari degli immobili, qualcuno ha puntato il dito contro… se stesso: «Non sono più i tempi di una volta, le richieste delle locazioni vanno riviste».
Nel dibattito l’assessore ha aggiunto che «stiamo dialogando con i proprietari dei negozi sfitti. Non è obbligatorio che uno affitti, ma vorremmo che le saracinesche non rimanessero abbassate. Se non una luce accesa, almeno un pannello pubblicitario o qualcosa del genere».
Sulla questione è intervenuto anche il sindaco, Alberto Rossi: «Non è solo un problema dell’Amministrazione di Seregno, è un quadro un po’ più complesso. C’è il tema del potere d’acquisto delle famiglie, c’è il tema degli acquisti attraverso Amazon e simili».