Azione legale

Tratta D breve di Pedemontana, i sindaci diffidano Governo e Regione

Il nuovo atto delle 10 amministrazioni comunali per bloccare il progetto della nuova autostrada da Vimercate ad Agrate.

Tratta D breve di Pedemontana, i sindaci diffidano Governo e Regione
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Una diffida legale per bloccare il procedimento di variante in corso per la tratta D breve di Pedemontana, da Vimercate ad Agrate.

La diffida legale firmata da 10 sindaci

E’ quanto i sindaci dei Comuni interessati dal tracciato (Vimercate, Agrate Brianza, Bellusco, Bernareggio, Burago di Molgora, Caponago, Carnate, Cavenago di Brianza, Ornago, Sulbiate) hanno inviato nei giorni scorsi a Cipess (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile), al Ministero dei Trasporti, al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, alla Regione, a Cal (Concessioni Autostradali Lombarde) e, naturalmente, ad Autostrada Pedemontana Lombarda spa.

"Gravi criticità procedurali"

"Con questa diffida - scrivono i sindaci in una nota diffusa nella giornata di sabato 25 gennaio, - abbiamo deciso di portare formalmente all'attenzione del Governo le gravi criticità procedurali inerenti al progetto di variante, richiedendo al Cipess e a tutti le amministrazioni coinvolte - ciascuna per la parte di propria competenza - di non attuare atti finalizzati all’approvazione della Tratta D-Breve".

"Falsa applicazione delle norme"

Tra le contestazioni messe nero su bianco figurano: l'illegittimo inquadramento normativo, la violazione e la falsa applicazione delle norme vigenti, l'assenza dell'atto presupposto, il mancato rispetto del presupposto di immodificabilità del tracciato, il mancato rispetto del quadro concessorio in essere, la violazione del principio costituzionale di leale collaborazione istituzionale per il buon andamento dell'amministrazione pubblica.

La diffida si aggiunge alle contestazioni già depositate

"La diffida legale - ricordano ancora i sindaci - si inserisce in un quadro più ampio di azioni e iniziative attivate da tutti i comuni firmatari, anche in occasione dei numerosi passaggi procedimentali previsti dalla legge. Non ultimo, il corposo insieme di contestazioni depositate con la Valutazione d'Impatto Ambientale, circa le gravi carenze documentali rilevate, il mancato approfondimento di alternative progettuali meno onerose sul piano economico-finanziario, l'enorme impatto ambientale e paesaggistico".

I sindaci entreranno ulteriormente nel merito delle questioni sollevate nella diffida in occasione di una conferenza stampa convocata per sabato prossimo a Burago.

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