Il tracciato che fa discutere

Tratta D breve di Pedemontana, per BrianzaReteComune il tracciato è "un insulto al territorio"

Dopo il vertice di mercoledì scorso in Regione la reazione del gruppo provinciale di centrosinistra.

Tratta D breve di Pedemontana, per BrianzaReteComune il tracciato è "un insulto al territorio"
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Il tracciato della Tratta D breve di Pedemontana continua a far discutere. Per il gruppo provinciale di centrosinistra BrianzaReteComune, dall'incontro svoltosi in Regione mercoledì 3 agosto "arriva la conferma della totale mancanza di volontà di ascoltare le esigenze del territorio che sarà colpito dalla realizzazione dell'opera".

Tratta D breve di Pedemontana, per BrianzaReteComune il tracciato è "un insulto al territorio"

"Il tracciato della tratta D breve – ricorda il consigliere Simone Sironi, che è sindaco di Agrate Brianza – è stato definito da uno studio di fattibilità datato gennaio 2021 ma i Comuni sono sempre stati tenuti all'oscuro di tutto. Ne veniamo a conoscenza quasi per caso, perché pochi giorni fa APL ha trasmesso una richiesta di verifica dei sottoservizi al Comune di Agrate. L'Assessore Terzi, inoltre, ha dichiarato che la tratta D breve è una realtà dall'agosto del 2020 e che i Comuni avrebbero dovuto esserne a conoscenza, visto che se ne è parlato molto sulla stampa."

"Quelle dell'assessore leghista – sostiene Sironi – sono dichiarazioni offensive. Non hanno mai coinvolto il territorio in processi di condivisione delle scelte, non hanno mai dato comunicazioni ufficiali, non si sono mai presentati per un confronto in Provincia. E trovano giustificazioni assurde per coprire le loro mancanze."

"Il tavolo costituito ieri si è rivelato subito essere soltanto una sceneggiata per far finta di ascoltare il territorio. In realtà la tratta D breve è già data per fatta, le scadenze e i passaggi successivi al CIPESS già definiti. Non ci sono reali spazi di discussione e confronto. Non c'è modo di entrare nel merito delle scelte. L'accelerazione che intendono dare ne è conferma. È una scelta a cui il territorio dovrebbe rassegnarsi. Si fa così e si deve andare di fretta: noi non ci stiamo."

Giorgio Monti "La soluzione più sensata è la cancellazione della tratta D"

"Non regge l'argomentazione secondo cui la tratta D breve sia più sostenibile di nessuna tratta D" aggiunge il consigliere provinciale Giorgio Monti. "Il territorio, attraverso i sindaci e i comitati dei cittadini, è stato più volte chiaro nel dire che la soluzione più sensata, oltre che più sostenibile, è la cancellazione della tratta D e la revisione della tratta C: non si cerchi di spezzare un fronte che si è chiaramente espresso in questo senso. La lunga storia di Pedemontana è ricca di promesse non mantenute, usate per scansare l'opposizione dei territori: non si provi ad utilizzare ancora questo metodo."

"Chiediamo anzitutto rispetto per i cittadini e per le loro rappresentanze istituzionali. L'area su cui si intende intervenire – spiega Monti – esiste perché i Comuni, con la creazione del Parco Agricolo Nord Est, hanno costituito e tutelato un corridoio ecologico, ottenendo tra l'altro nel corso del tempo finanziamenti per valorizzarlo. Di tutto questo non si tiene conto, pensando di realizzare uno scempio e una devastazione di un'intera area."

Questo tavolo è stato convocato a seguito dell'approvazione di un ordine del giorno in consiglio regionale, con la previsione della partecipazione di un solo sindaco della zona. La Provincia ha formalizzato all'ultimo momento l'invito al sindaco di Agrate. Nel corso dell'incontro Sironi ha chiesto un'integrazione del tavolo rivolta a tutti i sindaci dei Comuni interessati dalla tratta.

"Registriamo l'anomalia e la scorrettezza della presenza al tavolo del consigliere regionale Andrea Monti. Presenza motivata dal fatto che il consigliere leghista fosse il proponente dell'ordine del giorno. Non si è pensato e non si è trovato il modo di estendere la partecipazione a tutti i sindaci – afferma Simone Sironi – ma si è data la possibilità di partecipare a un esponente di una parte politica. Una conferma della pretestuosità di tutta l'operazione."

"Che ruolo gioca la Provincia?"

"In tutto questo – si domanda il capogruppo di BrianzaReteComune Vincenzo Di Paolo – che ruolo gioca la Provincia? Nei tavoli convocati a Monza negli scorsi mesi, i vertici provinciali avevano impostato un discorso che sulla tratta D partiva da zero, convinti che non ci fosse nulla di già stabilito e progettato. Così non era. Inoltre, rispetto alle tratte B2 e C gli esponenti regionali dichiarano l'impossibilità di aprire una discussione visto il livello avanzato dell'iter. Ma allora a cosa è servito il lavoro delle scorse settimane fatto in Provincia insieme ai Comuni? La Provincia era stata delegata a raccogliere le istanze e le osservazioni, ma se si chiude a qualsiasi tipo di discussione si sconfessa il lavoro portato avanti da Santambrogio e si conferma che è stato tutto una presa in giro. Ci chiediamo se qualcuno stia recitando una parte oppure se la Giunta Regionale abbia davvero una così scarsa considerazione degli amministratori provinciali, che sono esponenti della sua stessa parte politica. È triste constatare – conclude Di Paolo – come anche la Provincia di Monza e Brianza, al pari dei Comuni, sia presa in giro e venga scavalcata da chi governa la Lombardia."

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