Trent'anni senza Nicholas Green, a Giussano un totem per ricordare il gesto del bimbo
Inaugurato ieri, lunedì 7 ottobre, è nato dall’esigenza di ricordare il gesto del bmbino americano di 7 anni che l'1 ottobre 1994 donò gli organi e scosse le coscienze degli italiani e del mondo intero
L’emozione, al Parco Nicholas Green di Giussano, è stata palpabile. Già mezz’ora prima dell’evento un capannello di persone si è riunito attorno al totem che di lì a poco sarebbe stato inaugurato alla presenza degli assessori Paola Ceppi, Sara Citterio, Adriano Corigliano, del Comandante della Polizia Locale, Daniele Schito e benedetto dal parroco don Emanuele.
Il totem “Nicholas”, inaugurato ieri, lunedì 7 ottobre, è nato dall’esigenza di ricordare il gesto del bimbo americano di 7 anni che l'1 ottobre 1994 donò gli organi e scosse le coscienze degli italiani e del mondo intero. Dopo il prelievo, a cui acconsentirono i genitori Margaret e Reginald Green le donazioni triplicarono permettendo così di salvare le vite di tanti ammalati.
Trent'anni senza Nicholas Green, a Giussano un totem per ricordare il gesto del bimbo
A distanza di 30 anni da quel gesto, l’A.I.D.O. di Giussano ha voluto lasciare un segno indelebile, qualcosa che le prossime generazioni potessero ricordare, una specie di “capsula del tempo” che racconti la vicenda del piccolo donatore che dal 2008 (anno in cui gli fu intitolato il Parco) è diventato il bambino di tutti i giussanesi. Per la struttura, non a caso è stato scelto l’acciaio, perché attraversi il tempo e giunga intatto nel futuro.
Spiega l’architetto Floriana Elli, consigliere A.I.D.O. e ideatrice del totem:
“Attraverso i nastri posti sull’installazione abbiamo riassunto la vita di Nicholas e dei suoi genitori. Inquadrando con lo smartphone il QR Code si accede a un sito dove la storia de “l’effetto Nicholas” è raccontata approfonditamente in italiano e inglese.”
“Si è trattato di un lavoro di squadra - ricorda Piero Gallo, Presidente del sodale giussanese – ci stiamo lavorando da circa un anno. Se abbiamo potuto realizzare il progetto è grazie alla collaborazione di alcune figure vicine all’A.I.D.O. Oltre a quello di Floriana, dobbiamo ricordare l’impegno di Romeo Striatto ed Enrico Bernasconi, i “costruttori” del totem. Ringraziamo anche l’amico Adriano Candiani, la signora Antonia Perego, Enrico Citterio, Simone Scanziani di Renate per l’aiuto prestato con entusiasmo e disinteressatamente".
Testimoni dell’evento, oltre al Consiglio A.I.D.O. locale, a sostenitori e simpatizzanti, a diversi giovanissimi (che si sono volentieri prestati a fungere da alfieri e hanno colorato il pomeriggio con i loro sorrisi) sono intervenuti il Vice Presidente A.I.D.O. Regione Lombardia, Lucio D’Atri, il Presidente Provinciale Antonio Topputo e Angelo Antonio Giordano, Presidente Gruppo di Lentate s/S.
Tra il pubblico c’erano anche quattro riceventi di organi, prova vivente che donare gli organi è davvero un gesto salvavita, spesso l’unica via di guarigione.