L'allarme

Troppi forasacchi sui marciapiedi, sempre più cani feriti

A Monza situazione mai vista, intanto il veterinario spiega come prevenire i rischi

Troppi forasacchi sui marciapiedi, sempre più cani feriti
Pubblicato:

Troppi forasacchi su marciapiedi e aree verdi di Monza. Una situazione mai vista prima, complice il clima di quest’ultimo periodo. La presenza delle classiche spighette gialle degli infestanti su marciapiedi, giardini, aiuole e aree cani ha raggiunto livelli preoccupanti e sono sempre di più i cani feriti.

La denuncia di Piffer

A lanciare l’allarme per primo è stato il consigliere comunale di Civicamente Paolo Piffer, ma a ruota sono arrivati anche i veterinari, come Silvia Cattani, responsabile della clinica monzese «Il mio Vet» di via Cavallotti: «Non abbiamo mai visto così tanti cani feriti! Ne continuano ad arrivare in questo periodo e possiamo affermare senza essere smentiti che sono almeno il doppio di quelli che vedevamo gli altri anni», spiega la dottoressa.
Si sono feriti un po’ ovunque, perché tutti i quartieri di Monza lamentano lo stesso problema.

Spiega Piffer, che lunedì sera in Consiglio comunale ha sollecitato ancora una volta l’assessora all’Ambiente Giada Turato:

La situazione in città è imbarazzante, e non è solo una questione di decoro urbano ma soprattutto di sicurezza per i nostri amici animali. Mi stanno arrivando foto da parte di proprietari di cani costretti a recarsi dal veterinario per colpa dei “forasacchi”. Ritengo l’assessora Turato politicamente responsabile di tutti questi disagi, spero che le associazioni animaliste del territorio e i cittadini si facciano sentire prima che il tutto degeneri ulteriormente.

Intanto Piffer ha chiesto una commissione consiliare ad hoc proprio su questo tema per fare chiarezza. E aggiunge: «Abbiamo segnalato la cosa più di un mese quando la situazione era ancora gestibile e si è fatto poco o nulla. Se si cade e ci si fa male per colpa di un marciapiede ammalorato si ha il diritto di chiedere un risarcimento al Comune, la situazione per me è esattamente la stessa. I nostri cani (e i loro padroni) hanno il diritto di passeggiare in città in piena sicurezza. L’animalismo di facciata non interessa più a nessuno. La gestione del verde pubblico e la raccolta dell’erba sono servizi che paghiamo profumatamente e che da mesi riceviamo in modo inadeguato».

La replica di Turato

Se pure l’assessore Turato aveva garantito di mettere tutte le squadre sullo sfalcio dell’erba, il problema è che non bastano le risorse per rimuovere i forasacchi rimasti a terra in tutti i punti della città e che comunque il ritmo di crescita dell’erba non permette alle risorse comunali di stare al passo.

«Non abbiamo risorse per fare tutto, invio centinaia di segnalazioni, stiamo emettendo penali, ma l’appalto è in scadenza e ha avuto mille proroghe, purtroppo conosciamo l’emergenza e siamo in fase di aggiudicazione del nuovo appalto del verde che prevedrà migliorie in più». Il problema è che non basta tagliare, le spighe vanno portate via, perché se restano sui marciapiedi sono ancora più pericolose.

In settimana la Giunta Pilotto ha assegnato l’appalto globale che partirà l’1 luglio che dispone l’incarico di gestione del verde pubblico di aiuole e giardini, compresi gli interventi di potatura e l’annaffiatura.
L’appalto con ridotto impatto ambientale del servizio di manutenzione e gestione del verde per quattro anni è stato aggiudicato dal raggruppamento temporanee di Imprese composto da CS&L Consorzio società cooperativa sociale con sede in Cavenago Brianza, Demetra società cooperativa sociale con sede in Besana Brianza e Demetra Specialist Srl. L’importo netto contrattuale per il periodo di 48 mesi con opzione di rinnovo per ulteriori 4 anni se nel 2027 il risultato sarà stato soddisfacente è pari a 6.293.352,94 euro (Iva esclusa).

La prevenzione secondo la dottoressa Cattani

silvia cattani veterinaria

E poi se si deve intervenire, come è accaduto al padrone di «Camillo», il cane ferito a San Biagio citato da Piffer, i costi vanno dai 100 euro in su per medicinali e interventi (ma si può arrivare anche a centinaia di euro se la situazione si aggrava).

Eppure qualcosa i padroni possono fare per cercare di evitare il pericolo quando portano a spasso i loro animali: non serve rinunciare alla passeggiata, ma al ritorno è meglio controllare e passare le dita negli spazi interdigitali delle zampe. «Il problema è che le spighette sono ricoperte da spinette dure che ne permettono il movimento e aiutano la loro “camminata” prima verso la pelle dei cani, che forano con la loro dura punta silicea poi anche all’interno del corpo, fino ad arrivare in profondità, grazie ai movimenti normali della respirazione e della muscolatura», spiega Cattani.

“Andando in giro” nel corpo si possono allontanare anche molto dal punto di ingresso, con un comportamento subdolo, perché in genere non danno dolore ma solo un leggero fastidio percepito più che altro come prurito. «Possono provocare per questo danni importanti ed evolvere in situazioni molto gravi e potenzialmente fatali - aggiunge Cattani - La pelle, nel punto in cui entra il forasacco, può guarire completamente ma all’interno si infiamma e crea pus. Possono anche entrare di colpo attraverso il naso, gli occhi o le orecchie. In questo caso il cane sbatte la testa, piagnucola, starnutisce o non riesce a tenere l’occhio aperto. Meglio recarsi subito dal veterinario».

 

Seguici sui nostri canali
Necrologie