Lesmo

Troppi incivili e vandali, il sindaco chiude il Parco della Sorgente

Il provvedimento, drastico ma temporaneo, si è reso necessario per effettuare un importante intervento di manutenzione e pulizia

Troppi incivili e vandali, il sindaco chiude il Parco della Sorgente
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Troppi incivili e vandali, il sindaco chiude il Parco della Sorgente a Lesmo. Il giardino pubblico si trova al confine tra la frazione di Peregallo e quella arcorese de La Cà.

Troppi incivili e vandali, il sindaco chiude il Parco della Sorgente

Quello che doveva essere un bellissimo polmone verde dedicato ai bambini si è trasformato in un vero e proprio incubo. Vandalismi, inciviltà e degrado sono ormai all’ordine del giorno al parco della Sorgente. Tanto che, dopo averle provate tutte, il Comune ha deciso di dire basta e ricorrere alla maniere forti. E, a partire da questa settimana, il giardino pubblico è stato chiuso. La motivazione è legata a interventi di manutenzione e pulizia, ma è chiaro che alla base c’è molto di più.

Una questione annosa

La situazione si trascina ormai da anni, ma oggi è diventata insostenibile. Le giostre, completamente danneggiate, sono ormai un lontano ricordo. Così come il verde, che pian piano sta per essere mangiato da sporcizia e rifiuti di ogni genere, comprese le deiezioni dei cani. Le famiglie sono sparite e hanno lasciato posto a compagnie di sbandati che tra urla, schiamazzi e immondizia varia, hanno reso impraticabile lo spazio aperto per tutti.

«Purtroppo è una questione che si ripropone ciclicamente, ma sulla quale siamo sempre stati vigili e intenzionati a trovare una soluzione - spiega il sindaco Roberto Antonioli - A questo punto però ci siamo visti costretti a intervenire e abbiamo deciso di chiudere il parco fino a quando i lavori di manutenzione e pulizia non saranno terminati. Ci dispiace molto essere arrivati a questo provvedimento, ma i continui atti vandalici e il poco senso civico mostrato da alcune persone hanno costretto l’Amministrazione a interventi straordinari i cui costi, economici e non solo, ricadono sulla collettività».

Un progetto per recuperare il Parco

E’ chiaro comunque che la chiusura temporanea rappresenta solo un palliativo. La cura non può che passare dalla riqualificazione dell’intera area. La struttura che costeggia il parco, nelle intenzione della Giunta dell’ex sindaco Desiderati, avrebbe dovuto ospitare diverse attività commerciali. Un progetto che però non è mai andato in porto e che di fatto ha portato al naufragio dell’intero comparto, giardino compreso.

«Questo parco rappresenta un’eredità scomoda che abbiamo raccolto da chi ci ha preceduto - prosegue il primo cittadino - Come Amministrazione abbiamo sempre spronato il proprietario a intervenire. La scadenza della convenzione si avvicina e presto il Comune entrerà in possesso dell’area: abbiamo valutato diverse destinazione d’uso e in tempi recenti un privato si è fatto avanti manifestando interesse nel rilevare la struttura abbandonata. L’ipotesi è quella di realizzare un parcheggio sotterraneo per palazzine di nuova costruzione in via alla Cava. Vedremo se si concretizzerà: sicuramente è una soluzione molto diversa da quella preventivata in un primo momento, ma permetterebbe di dare vita nuova all’intero quartiere, ma soprattutto rimetterlo in piena sicurezza».

 

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