Troppo lavoro, le ricette mediche on line si pagano «Nessun diritto negato ai pazienti, un servizio in più»
L’inedita proposta del dottor Antonio Cardea, che ha 1700 pazienti, è destinata a suscitare dibattito
L’invio delle ricette mediche on line? Da qualche giorno si paga. Lo ha deciso il dottor Antonio Cardea, medese di 60 anni, con casa a Seregno e studio a Varedo.
Troppo lavoro, le ricette mediche on line si pagano
Dall’inizio di agosto il medico di base ha introdotto una novità che, come era facilmente prevedibile, non tutti i suoi 1700 pazienti hanno apprezzato: il servizio a pagamento per ricevere comodamente le ricette mediche on line, sul telefonino o sulla e-mail entro 24 ore, fa parte di un «pacchetto» che, oltre alle ricette smart, prevede consulenze telefoniche e videochiamate (fra le 20.30 e le 21.30), ma anche agevolazioni su una serie di servizi dedicati.
Secondo il dottor Cardea questa soluzione, che non ha precedenti almeno in Brianza, si è resa necessaria per evitare un eccessivo carico di lavoro, più da segretario che da medico di fiducia.
«Per un anno mi sono trovato a stare dieci ore in ambulatorio, sabato e domenica compresi - ha spiegato il professionista - Faccia conto che impiego sei minuti per una ricetta con la richiesta di sette o otto farmaci e me ne arrivano un centinaio al giorno. O pago due segretarie, oppure il paziente che vuole il dottore a disposizione dal divano di casa può scegliere questo servizio».
Il dottor Cardea spiega di aver aumentato l’orario di ricevimento dei pazienti in ambulatorio, da quindici a diciotto ore settimanali, con due giorni ad accesso libero e tre su appuntamento. Quindi chi necessita di una ricetta si può sempre rivolgere in studio, dove viene elaborata e consegnata al momento.
"O faccio le ricette online o visito i pazienti"
«Faccio questo mestiere per piacere, ma non posso lavorare 400 ore al mese e non ho un assistente. O faccio le ricette on line o visito i pazienti: in agenda ho 170 visite su appuntamento al mese, oltre a chi viene il lunedì e il mercoledì: quindi i pazienti hanno tutto il tempo per ricevere le ricette tradizionali. All’epoca del Covid c’erano condizioni diverse. Ci sono medici che fanno le ricette smart, ma lavorano negli studi associati con diverse segretarie a disposizione. Il mio principio è che il medico lavora in studio durante l’orario previsto e nessun diritto dei pazienti è stato negato. Spero di essere stato chiaro e che nessuno possa fraintendere quanto e’ stato comunicato. Chi è interessato può visitare la mia pagina facebook («excellent medicine», ndr.) o venirmi a trovare. Il servizio è aperto a tutti e, soprattutto, alle persone che non hanno il medico di medicina generale».
Insomma, chi vuole essere assistito come un paziente privato, con la sicurezza di avere il medico sempre a disposizione, può optare per questo servizio, che prevede anche uno sconto per le famiglie.
Il medico medese ha un’esperienza trentennale «e due specializzazioni in patologia clinica e medicina interna ed è per questo che il servizio si chiama excellent medicine. La mia esperienza è al servizio dei pazienti».