Tutto esaurito allo spettacolo nell’ex manicomio, si replica il 26 settembre. Venerdì sera a Mombello torna in scena “Noi siamo quelle che chiamano matte”
La replica dello spettacolo
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Nell’area dell’ex manicomio Antonini di Limbiate il 26 settembre alle 20.45 sarà replicato lo spettacolo teatrale “Noi siamo quelle che chiamano matte” della Compagnia “I fuori di testo” di Briosco, per la regia di Daniela Iotti, sul tema della cura e della riabilitazione psichiatrica. Ingresso gratuito da via Montegrappa, 40. In caso di maltempo lo spettacolo sarà rinviato a giugno 2026
Tutto esaurito al primo spettacolo
La proposta culturale per sostenere la riqualificazione della storica area di cura è stata accolta con successo da popolazione e istituzioni: tutto esaurito alla “Prima” del 13 settembre con ben trecento spettatori.
“Un’affluenza sorprendente – dicono gli organizzatori – che attesta l’attenzione per questi luoghi di cura e la loro riqualificazione ma che segnala una sensibilità per il disturbo psichiatrico e l’inclusione di chi ne è colpito”.
Le condizioni meteo non hanno consentito lo spettacolo all’aperto che è andato in scena nell’Aula Multifunzione 1 della Scuola Agraria IIS Luigi Castiglioni costringendo molti spettatori a rinunciare alla pièce teatrale. I ragazzi dell’associazione “Tanto più” e della Scuola Agraria hanno accolto il numeroso pubblico e contribuito all’organizzazione della giornata.
Il commento del sindaco
“I contenuti dello spettacolo e la qualità della recitazione meritano una replica per il pubblico che non ha potuto partecipare ma anche una riproposizione perché consentono di riflettere e comprendere il lavoro che si sta svolgendo nelle strutture di Mombello, un luogo ricco di storia da valorizzare – ha detto il Sindaco di Limbiate Antonio Romeo – Non solo, questa area con la prossima apertura di due Rems e con gli insediamenti presenti ha molto da offrire per la salute mentale. Per questo le due serate teatrali non sono solo uno spettacolo, ma un tassello fondamentale del nostro progetto di riqualificazione.”
La replica di venerdì
Lo spettacolo “Noi siamo quelle che chiamano matte” verrà quindi riproposto venerdì a nel suggestivo contesto del Parco dell’Antonini, con le scenografie viventi della Villa Pusterla Crivelli. Uno spettacolo coinvolgente e drammatico che parla di storie di donne internate alla Salpêtrière di Parigi nell’800 quando l’isteria metteva in scacco i migliori neurologi dell’epoca che non riuscivano a trovare la causa organica della malattia. Queste donne racconteranno sulla scena le loro storie, i loro drammi, i loro traumi nei legami con le persone importanti della loro vita. Una di loro ha un dono “particolare”, riesce a comunicare con le anime dei defunti ed è stata ricoverata perché ritenuta “pazza”, ma la sua storia prenderà una piega del tutto particolare…
Il gruppo” Mombello Im-pazza”
Mombello Im-pazza è un gruppo culturale costituito da amici che operano nell’ambito sanitario della salute mentale e nell’ambito di attività artistiche quali il teatro e le arti figurative. Nasce nel 2025, dal desiderio, condiviso con il Comune di Limbiate e il sindaco Antonio Romeo, di valorizzare con iniziative culturali l’area dell’ex-manicomio di Mombello, dove attualmente vi sono la Villa Pusterla Crivelli (abitata da Napoleone e le sorelle), sede della Scuola Agraria, il Centro Diurno per Anziani Papa Wojtyla, la Residenza Sanitaria per Disabili Beato Papa Giovanni XXIII, l’Associazione “Il Montebello” APS, il Centro di Accoglienza Straordinaria per migranti, la Chiesa cristiano-ortodossa, le due REMS in costruzione, l’AVIS, la Croce d’Argento, Fondazione Eris, il SERD di ASST Brianza ma anche molti padiglioni attualmente abbandonati.
La finalità del gruppo culturale
Lo scopo di Mombello Im-pazza, che, dal suo etimo toscano “impazzare”, significa “fare chiasso, fare rumore”, ma anche “bramare di avere” e “impazzire di gioia”, “perdere senno”, vuole rilanciare un modo di fare cultura “esplosivo” e creativo che valorizzi il patrimonio storico e clinico presente nella città di Limbiate a partire dall’area di Mombello. Infatti qui aveva sede uno degli Ospedali psichiatrici più grandi d’Italia, sorto nel 1865, da un nucleo iniziale di 300 pazienti trasferiti dallo storico Manicomio milanese della Senavra.
Il manicomio di Mombello
Il manicomio di Mombello, o Ospedale “Antonini” (dal nome dello storico direttore e luminare della psichiatria italiana), ha da sempre avuto una vocazione “riabilitativa”, ospitando persone con disturbi psichiatrici in una certa fase di compenso che potevano svolgere attività di ergoterapia, ma anche attività risocializzanti di tipo artistico quali il teatro. Il teatro è stato anche un mezzo comunicativo rilevante ai tempi del movimento di chiusura dei manicomi italiani guidato dal dottor Franco Basaglia, per i suoi slanci e potenzialità creative ed i messaggi di libertà che può dare.
Parlare di salute mentale
Insieme allo spettacolo teatrale della Compagnia “I fuori di testo”, questa rappresentazione vedrà anche la partecipazione della APS “Corpo musicale San Luigi” di Briosco, si propone di parlare agli operatori sanitari della salute mentale e ai cittadini limbiatesi, per fare emergere domande sul senso della cura psichiatrica, del ricovero “più o meno” a vita… delle possibilità di speranza nella cura delle malattie psichiatriche. L’iniziativa è in collaborazione con Comune di Limbiate, APS “Tanto più”, APS “Il Montebello”, Scuola Agraria “IIS Luigi Castiglioni” di Limbiate, per l’accoglienza, gli aspetti organizzativi, la manutenzione degli spazi.