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Ufficializzato il licenziamento di 27 dipendenti (su 70) alla Avicel di Limbiate

Martedì mattina lo sciopero, ora le trattative, Fim Cisl: "Posizioni ancora distanti ma cercheremo una soluzione condivisa"

Ufficializzato il licenziamento di 27 dipendenti (su 70) alla Avicel di Limbiate

Ufficializzato il licenziamento di 27 dipendenti (su 70) alla Avicel di Limbiate. Martedì mattina lo sciopero, ora le trattative, Fim Cisl: “Posizioni ancora distanti ma cercheremo una soluzione condivisa”

Licenziamenti alla Avicel

Martedì mattina lo sciopero con presidio davanti ai cancelli della Avicel di Limbiate  in seguito all’annuncio degli esuberi: ieri, giovedì 7 novembre, l’ufficializzazione della procedura di licenziamento collettivo di 27 dipendenti  con l’invio della comunicazione via Pec alle rappresentanze sindacali. L’azienda di via Monte Rosa, al quartiere Mombello, conta 70 lavoratori e opera nel campo dell’elettronica industriale.

Il tavolo di confronto di oggi

Le trattative sono in corso ma il confronto entra in una nuova fase. Questa mattina, venerdì 8 novembre, è stato convocato un tavolo  tra le parti, lunedì è in programma  un’assemblea dei lavoratori e un altro incontro con l’azienda sarà giovedì.

“La distanza tra le parti è ancora da colmare – ha premesso il delegato sindaco Fim Cisl Stefano Sanvito – qualche spostamento da parte dell’azienda c’è stato ma non siamo ancora vicini ad una soluzione, nel frattempo è stato ufficializzato tramite Pec il licenziamento collettivo. Nei prossimi mesi cercheremo di trovare una soluzione condivisa”.

Lo sciopero di martedì

Martedì mattina i lavoratori hanno scioperato dalle 8 alle 12 davanti ai cancelli dell’azienda.
«Siamo qui per scioperare tutti insieme per il nostro posto di lavoro e per dire all’azienda che non siamo numeri ma siamo persone» sono le parole dei dipendenti, per la maggior parte donne, molte delle quali con un’anzianità aziendale anche di vent’anni e un’età media anagrafica che nel mercato del lavoro odierno non aiuta la rioccupabilità.

La cassa integrazione

Dopo la cassa integrazione ordinaria a fronte di un calo dei volumi di produzione, dopo l’estate l’avvio della cassa straordinaria e l’annuncio di 27 esuberi. L’obiettivo dei rappresentanti dei lavoratori è riuscire ad arrivare a una soluzione condivisa  per aumentare sensibilmente la misura di incentivazione.

«Ci sono vite e persone dietro a quel numero ad oggi annunciato ha ricordato la Fim Cisl – Ciò che ha permesso all’azienda di esistere fino ad oggi non è solamente il frutto di scelte industriali ma soprattutto del contributo di ogni lavoratrice e lavoratore».