Un anno fa il Covid si portava via don Mauro Radice
L'amato responsabile della Comunità pastorale di Agrate, Omate e Caponago si era arreso al coronavirus il 7 aprile del 2021.
Era il 7 aprile del 2021. Don Mauro Radice, parroco e responsabile della Comunità Casa di Betania, si arrendeva al Covid. Classe 1948, originario di Lentate sul Seveso, ordinato nel 1973, il sacerdote era alla guida della comunità agratese dal 2005.
Il ricovero in ospedale per complicazioni polmonari
Una notizia che aveva colpito profondamente Agrate, Omate e Caponago. Per settimane i fedeli avevano pregato sperando in un miglioramento delle condizioni. Don Mauro, colpito dal virus, era stato ricoverato il 26 febbraio 2021 per complicazioni polmonari. Da allora il quadro clinico era inesorabilmente peggiorato, fino alla morte.
L'annuncio di don Giorgio e don Davide
A dare la notizia della scomparsa erano stati il vicario parrocchiale, don Giorgio Porta, e il responsabile della Pastorale giovanile, don Davide Cardinale, anche loro colpiti in quei giorni dal coronavirus che aveva messo ko la comunità.
Le esequie officiate dall'arcivescovo
Tantissime le persone che il 9 aprile del 2021 avevano preso parte in oratorio alle esequie, officiate dall'arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini.
Il ricordo nelle messe e sul sito della comunità
Don Mauro verrà ricordato in tutte le messe celebrate oggi, giovedì 7 aprile, nelle tre chiese della comunità. Inoltre sul sito della Comunità Casa di Betania è stato nuovamente pubblicato il testamento spirituale lasciato dal sacerdote e letto durante i funerali.
Chi era don Mauro
Classe 1948, nato a Lentate sul Seveso, don Mauro Radice aveva 72 anni. Era stato ordinato sacerdote il 28 giugno del 1973. Dopo l'ordinazione era stato destinato come vicario parrocchiale a Marnate, in provincia di Varese, e poi alla parrocchia di San Giuseppe a Cinisello Balsamo. Nel 1993 era approdato alla parrocchia del Sacro Volto di Milano, ricoprendo anche il ruolo di responsabile del Decanato. Nel 2005 l'arrivo ad Agrate, prima come parroco di Agrate e Omate e poi come responsabile della Comunità pastorale Casa di Betania, che comprende anche Caponago.