Un anno senza Giada: la panchina colorata e il ricordo degli amici, poi il vergognoso furto
La commemorazione della 14enne scomparsa a causa di un malore è stata rovinata dai ladri che venerdì hanno colpito la casa del padre
Un anno senza Giada Pollara, la 14enne di Busnago volata via per sempre nell'ottobre del 2023 a causa di un malore che l'aveva colpita mentre si trovava a scuola. Nel fine settimana è stata inaugurata, in paese, una panchina colorata a lei dedicata. Lacrime e commozione, ma anche il vergognoso furto a casa del padre ad opera di ladri senza cuore.
Un anno senza Giada: la panchina colorata
E’ stata inaugurata sabato la panchina in ricordo di Giada, iniziativa fortemente voluta da papà Alessandro e mamma Diana. La seduta è stata collocata nell’area verde antistante la piazzetta del Comune: un luogo simbolico, poiché la piccola Giada quando era ancora una bambina si recava lì con la mamma e il papà per giocare e trascorrere i suoi pomeriggi.
"E’ strano a dirsi, ma questo è un bel giorno - ha affermato il papà Alessandro tra la pioggia e le lacrime - Il dolore è ancora tanto e non andrà mai via dai nostri cuori, ma la vostra presenza mi conferma quanto la mia Giada fosse amata da tutti voi".
Dopo la benedizione del parroco e le canzoni suonate con l'hukulele, papà Alessandro ha poi distribuito alcuni palloncini bianchi ai presenti, che uno a uno li hanno lasciati andare verso il cielo sotto le note della canzone "A modo tuo" di Elisa, la stessa che era stata intonata il giorno del funerale.
"Vi ringrazio di cuore per la partecipazione - ha concluso il genitore - Dobbiamo ricordare di essere forti, anche se a volte sembra veramente impossibile. Ma lei avrebbe voluto questo per tutti noi: avrebbe voluto vederci con il sorriso, pronti ad affrontare la vita e le sue difficoltà".
Il vergognoso furto a casa del padre
Ladri senza cuore. E dolore che si aggiunge ad altro dolore. Non c’è pace per la dolce Giada, i cui averi più preziosi sono stati rubati da qualche ignobile malvivente che proprio nel giorno del tragico anniversario ha preso di mira la casa del padre Alessandro portandosi via qualunque oggetto di valore.
"Venerdì sera sono andato in aeroporto a recuperare mio fratello, venuto qui proprio in occasione dell’inaugurazione della panchina - ha raccontato la vittima con la morte nel cuore - Quando sono tornato a casa l’ho trovata sottosopra. Ho visto tutti i cassetti all’aria, compresi quelli in cui custodivo le cose di Giada. Non ho parole veramente. La rabbia e la delusione mi hanno colpito non certo per i miei oggetti, quanto più perché hanno portato via alcuni gioielli di Giada a cui ero legatissimo, proprio come lo era lei. Specialmente un bracciale, che indossa anche nelle foto più belle che avevamo esposto anche il giorno dei funerali. Dolore che si aggiunge al dolore di questi giorni già impossibili per la nostra famiglia...".
LEGGI IL SERVIZIO COMPLETO SUL GIORNALE DI VIMERCATE IN EDICOLA DA MARTEDI' 22 OTTOBRE 2024