Desio

Un grande gesto di umanità ha permesso di salvare tre persone

Prelievo multiorgano all'ospedale di Desio. Il donatore è una donna di 58 anni

Un grande gesto di umanità ha permesso di salvare tre persone
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Un gesto di grande umanità che ha permesso di ridare speranza a tre pazienti che erano in lista d'attesa per un trapianto.

Trapianto multiorgano all'ospedale di Desio

Il prelievo multiorgano è stato portato a termine nella notte tra il 17 e 18 Settembre nell’Ospedale Pio XI di Desio.

Il donatore è stata una donna di 58 anni giunta in Ospedale il 15 settembre con il mezzo di soccorso avanzato di AREU che era intervenuto per soccorrerla dopo che era stata colta da un arresto cardiaco.

Nonostante il soccorso avanzato iniziato fuori dall'Ospedale, le condizioni cliniche all'ingresso in Pronto soccorso sono apparse da subito drammatiche e nei giorni a seguire, il costante monitoraggio delle stesse ha evidenziato una evoluzione verso la morte cerebrale che si è confermata nella giornata del 17 settembre, di fatto dando avvio alle procedure di accertamento della stessa a conclusione delle quali si è dato seguito alla volontà espressa in vita dalla paziente stessa, ovvero quella di donare i propri organi al fine di dare speranza ad altri pazienti in lista di attesa trapianto.

Le équipe

Il prelievo ha visto coinvolte due équipe provenienti da Pisa e da Verona insieme al nostro personale medico e infermieristico del presidio di Desio, per un totale di 6 medici, 3 infermieri e un OSS.

Non è la prima volta che équipe “di diversa provenienza” lavorano insieme, aiutandosi a completare con professionalità e rispetto un compito così delicato.

Il grande gesto di umanità della donatrice ha permesso di prelevare fegato e reni della defunta e hanno quindi potuto ridare speranza ad almeno tre pazienti in lista trapianto per questi organi vitali.

"A nome di tutta l’ASST Brianza - si legge nella nota dell'Azienda socio sanitaria territoriale- vogliamo sottolineare il grande gesto di amore compiuto e ringraziare tutti i medici, gli infermieri e gli OSS che lo hanno reso possibile, assicurando che il prelievo degli organi si potesse realizzare al meglio".

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