Un migliaio di sardine in piazza a Monza FOTO
Buona la partecipazione al flash mob di questo pomeriggio in piazza Trento e Trieste.
Un migliaio di sardine in piazza Trento e Trieste a Monza. Buona la partecipazione al flash mob di questo pomeriggio, sabato 14 dicembre, in piazza Trento e Trieste.
Un migliaio di sardine in piazza a Monza
Si sono ritrovati in un migliaio a cantare "Bella ciao" nel flash mob "Monza non si lega" organizzato dalle sardine di Monza e Brianza. Una partecipazione colorita, con cartelli e sardine di cartone, disegnate o stilizzate, anche se erano pochi i giovani in piazza. Presenti diversi esponenti dell'Anpi ma anche alcuni esponenti del Partito democratico insieme a tanta gente comune.
Il flash mob si è aperto con l'Inno di Mameli, che ha coinvolto tutti in un canto corale, poi ha preso la parola Daniele di Monza, uno dei promotori dell'iniziativa. Ha rimarcato di non essere iscritto ad alcun partito e che la spinta per scendere in piazza a manifestare è "per allontanarsi dall'onda distruttiva di odio, intolleranza e isolamento che stiamo vivendo". Qui sono scoppiati i primi applausi spontanei. Poi Daniele ha rimarcato che si manifesta pacificamente "perché ci importa che cambi il clima in questo Paese. Bisogna migliorare le coscienze, il movimento non è contro un politico in particolare, non è contro di lui o contro di lei".
E ancora: "Vorremmo trasferire i nostri desideri per una politica seria, preparata, costruttiva. Ci indigniamo nel sentire frasi omofobe, sessiste o razziste. Non si viene prima in base ai natali".
Quindi Daniele ha ricordato l'invito a portare dei libri per poterli scambiare, gesto che è stato fatto poco dopo, "perché nel libro c'è cultura, la cultura è un valore e si può combattere l'ignoranza". E' risuonata quindi la canzone "Bella ciao", che "non è una canzone comunista ma ha un forte valore simbolico di libertà tanto da essere stata tradotta in 40 lingue nel mondo".
Dopo Daniele hanno preso la parola anche Michele e Irene, desiani, il primo ha ricordato il valore del lavoro e ringraziato le delegazioni Anpi presenti, la seconda le conquiste delle donne, ma anche quanto ancora manca alle stesse donne per conquistare una vera parità.
Interventi inframmezzati da slogan come Monza non si lega, Nessuna persona è illegale, Chi non salta è un fascista, Ora e sempre Resistenza, Monza alza la voce...
A parte che erano molto meno di un migliaio. Questa storia dei libri non l'ho capita. Vorrei ricordare che ultimamente è stata la sinistra censurare e voler distruggere i libri perchè a lei non graditi. O a voler impedire la trasmissione di film storici. Non la Lega.