Desio

Un minuto di rumore in segno di protesta

Sabato 22 ottobre, alle 18, l’associazione Desio città aperta si è radunata in piazza Conciliazione per dire no alla guerra e alla violazione dei diritti delle donne

Un minuto di rumore in segno di protesta
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Un minuto di rumore per la pace e i diritti delle donne: sabato 22 ottobre in piazza conciliazione l'associazione "Desio città aperta" si è riunita in segno di protesta

"Il nostro è un piccolo gesto pieno di significato", le parole di Aline Marques presidentessa di "Desio città aperta"

Un minuto di rumore per la pace e i diritti delle donne. Sabato 22 ottobre alle 18, l’associazione "Desio città aperta" si è riunita in piazza Conciliazione per fare rumore e sensibilizzare la cittadinanza sul tema della pace, dei diritti umani e dei diritti delle donne alla luce delle drammatiche vicende che proprio in questi giorni si sono consumate nel mondo. Nel 2021 infatti, erano ben 22 i conflitti ad alta intensità nel mondo, ben sei in più rispetto al 2020 e divenuti 23 dopo lo scoppio della guerra in Ucraina.  "Il nostro obiettivo è sensibilizzare e coinvolgere le persone, anche i bambini – spiega Aline Marques, presidentessa di Desio città aperta – Un minuto di rumore è un gesto semplice ma ricco di significato perché noi non vogliamo stare in silenzio". Durante questo simbolico momento, i presenti hanno fatto rumore con ciò che avevano a disposizione: gridando, battendo le mani o scuotendo le chiavi per un mondo libero dai conflitti e dominato dalla pace.

Molti cittadini hanno lasciato una ciocca di capelli in segno di solidarietà per le donne iraniane

In seguito, uomini, donne e bambini hanno deciso di tagliare una ciocca di capelli e depositarla in una scatola che sarà inviata all’ambasciata iraniana in Italia come segno di protesta e solidarietà nei confronti di Mahsa Amini, ventiduenne iraniana arrestata e uccisa il 16 settembre in Iran poiché, secondo le autorità, indossava il velo in modo inappropriato.  "Un capello fuori posto è costato la vita ad una ragazza di soli 22 anni – ha rimarcato Marques – Lasciando una ciocca di capelli, che verrà inviata all’ambasciata iraniana in Italia, vogliamo dare un contributo simbolico e tangibile a questa protesta".

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