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Un monzese consulente nel film di Favino

Ferretti del Peba onlus ha guidato Leone e la troupe facendo comprendere la disabilità

Un monzese consulente nel film di Favino
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Non era mai successo nel cinema italiano che si realizzasse un film sulla disabilità con tanta attenzione al linguaggio e alla verosimiglianza con la realtà da contattare un «esperto del settore». Ed è il monzese Andrea Ferretti, presidente del Peba (che si occupa di abbattere le barriere architettoniche fisiche e non solo) ad essere stato «consulente d’eccezione» per il film «Corro da te», nelle sale da giovedì, che vede tra gli attori niente meno che Pierfrancesco Favino e Miriam Leone.

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Il consulente monzese nel film di Favino

«E’ stata una bellissima avventura, il film è di due anni fa ma l’ultima scena era rimasta in sospeso perché era scoppiata la pandemia e così la pellicola è stata tenuta nel cassetto fino a quando non si è potuto tornare nelle sale», ha spiegato Ferretti che nei giorni scorsi era a Milano e Roma per la prima.
Il monzese è stato contattato dalla casa di produzione per seguire il regista. «Non solo il Peba ha messo a disposizione il materiale come ad esempio le carrozzine, ma essendo un film sulla disabilità c’è stata grande collaborazione con il mondo delle associazioni e siamo stati sul set tutto il tempo - racconta Ferretti - Ho coinvolto un pool di realtà tra cui anche il Comitato Paralimpico per le scene legate allo sport che potessero aiutare tutti a entrare nel mondo della disabilità. Servivano ragazzi sulla carrozzina come comparse per interpretare gli amici di Chiara nel film e abbiamo coinvolto atleti disabili e così via».

La trama sulla disabilità

Il film, remake di una pellicola francese, ha come protagonista appunto Pierfrancesco Favino che è un cinico che considera un disabile un «handicappato» fino a quando vince i suoi pregiudizi conoscendo una ragazza e capendo così che la disabilità non è un ostacolo a vivere una vita piena e perfino a innamorarsi. «La cosa bella è che è piaciuto molto ai ragazzi e alle associazioni perché si sono sentiti rappresentati. Il film sta andando bene ed è stupendo sapere di aver potuto aiutare nel rappresentare uno spaccato vero di come vive una persona con disabilità - ha concluso Ferretti - Proprio in questo senso, per veicolare il nostro messaggio, abbiamo invitato alla prima anche le istituzioni, c’era anche il monzese Andrea Mandelli in rappresentanza della Camera».

I ringraziamenti di Miriam Leone

Sul palco, assieme a Ferretti, Mandelli, al produttore, al regista e alla troupe sono poi saliti, in occasione della première, anche gli attori. Ed è stata proprio Miriam Leone a ringraziare in modo particolare il Peba. L'attrice, ex miss Italia, che ha dovuto imparare a recitare da paraplegica ha potuto contare in modo particolare sul "coaching" organizzato da Ferretti che l'ha messa in contatto con alcuni ragazzi con disabilità così che potesse ben entrare nel personaggio e nelle sue emozioni. Leone ha  poi spiegato: «Voglio ringraziare i ragazzi che mi sono stati vicini come coach, ho potuto contare sulla vostra amicizia, collaborazione e approvazione. E' un tema delicato, potevo scivolare  e sono arrivata al traguardo di questo film anche grazie a voi».

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