Un nuovo medico di famiglia in città: farmacie prese d’assalto da chi è senza
Lunghe code fuori dai negozi già di buon mattino per accaparrarsi uno dei 1.500 posti disponibili dal dottore.

Un giovedì mattina (quello della scorsa settimana) che si è aperto con lunghe code all’esterno di tutte le farmacie comunali. Perché il problema medici di base, a Varedo, sussiste da tempo. E la notizia che il dottor Antonio Cardea dal primo settembre sarebbe diventato un medico di base definitivo a tutti gli effetti ha fatto presto il giro della città, facendo sì che le farmacie venissero letteralmente prese d’assalto per accaparrarsi uno dei 1.500 posti disponibili.
Un nuovo medico di famiglia in città: farmacie prese d’assalto da chi è senza
E così, tantissimi pazienti senza medico di base o che avevano lo stesso dottor Cardea come medico provvisorio, si sono presentati di prima mattina all’esterno delle attività. Le farmacie, infatti, insieme al distretto Asst di Limbiate, erano gli unici centri preposti per poter garantire ai pazienti la registrazione nell’apposito portale. Registrazione che però è iniziata soltanto alle 9.30, a causa di un problema tecnico. E così, nell’attesa, le code all’esterno sono diventate sempre più lunghe.
«Non era stata fornita alcuna comunicazione sulla possibilità di accedere al portale e fare richiesta per il nuovo medico - hanno spiegato alcuni cittadini in coda - Lo abbiamo saputo tramite passaparola o perché siamo stati avvisati dai farmacisti stessi». Alla Valera, addirittura, c’è chi si è organizzato applicando un foglio all’ingresso della farmacia per segnare l’ordine di arrivo. «La situazione per quanto riguarda i medici di base qui è disastrosa - hanno aggiunto altri cittadini - Bene l’arrivo di un nuovo medico, ma i posti a disposizione sono 1.500 e qui alla Valera mancano ancora due dottori».
I 1.500 posti sono andati esauriti nel giro di pochissimi giorni, come ha fatto sapere Ats, che ha inoltre spiegato come il ritardo delle registrazioni sia dovuto a un problema tecnico e in particolare all’impossibilità di caricare l’apposito codice nel sistema. Una conferma arrivata anche dai dottori della farmacia: «Abbiamo aperto alle 8.30 e già c’erano tantissime persone in fila, ma non abbiamo potuto iniziare a inserire dati prima delle 9.30 - hanno spiegato - Poi il problema si è fortunatamente risolto. Chiaramente si era nel frattempo formata una coda ancora più lunga, che è stata smaltita nel giro della mattinata». Poco prima delle 11 infatti il problema era stato risolto appieno, con la fila diventata decisamente scorrevole.
Ats ha poi fatto sapere come, a livello di comunicazione, inviare delle lettere sarebbe stato inutile perché sarebbero arrivate oltre il primo settembre. Da qui la comunicazione a farmacisti e agli Enti, con il susseguente passaparola. Dalla stessa Ats, per risolvere le situazioni degli ambiti carenti, tra cui appunto Varedo, hanno sottolineato come nelle prossime settimane, sul Bollettino ufficiale di Regione Lombardia ci sarà una pubblicazione per nuovi medici di base.
«Ma l’Amministrazione non può fare nulla»
«Abbiamo saputo che il problema è stato puramente tecnico, ma teniamo a precisare che l’Amministrazione non c’entra nulla». A parlare è l’assessore ai Servizi al cittadino Matteo Figini, che si è così espresso su quanto è successo giovedì mattina, con le lunghe code all’esterno delle farmacie cittadine.
«Ats poteva attivarsi meglio in quella che è stata la comunicazione, ma c’è stato un problema puramente tecnico per cui Ats non ha colpe», sottolinea l’assessore ai Servizi sociali. Colpe che però «non ha neppure il Comune», come precisa lo stesso Figini. Nel corso della mattinata di giovedì sono arrivate diverse telefonate di protesta e lamentela al sindaco Filippo Vergani e agli assessori: «Il problema è che noi non possiamo fare nulla. I cittadini devono capire che il sindaco non è un factotum o un centralino. In questi casi il Comune non ha responsabilità e non può fare nulla. Anche sotto l’aspetto comunicativo. Tutto è nelle mani di Ats».
Non sembrano esserci molte speranze nel vedere nuovi medici di base nei prossimi mesi a Varedo. Nell’ultima risposta ufficiale all’Amministrazione comunale, Ats aveva fatto sapere come non ci fossero certezze sui mesi a venire. Molto però dipenderà dalle nuove pubblicazioni sul Bollettino di Regione Lombardia.