Oreno

Un orenese tra i 100 giovani più influenti secondo «Forbes» grazie ad un... cocktail che si diluisce

Thomas Bottalico ha dato vita ad una start up innovativa insieme a due soci

Un orenese tra i 100 giovani più influenti secondo «Forbes» grazie ad un... cocktail che si diluisce
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Secondo la rivista internazionale «Forbes» è tra i 100 under 30 più influenti d’Italia. Stiamo parlando di Thomas Bottalico, 27 anni, di Oreno, che nella classifica «Giovani più influenti» della celebre rivista ha ritrovato, a sorpresa, anche il suo nome.

Un orenese tra i 100 giovani più influenti secondo «Forbes»

Tutto merito della start up «Drype», lanciata due anni fa, insieme a due colleghi universitari. L’orenese e i due soci hanno avuto la singolare idea di realizzare cocktail alcolici solubili in acqua con l’obiettivo di ridurre i pesi e i volumi trasportati. Il tutto con anche un grande beneficio all’ambiente, grazie alla riduzione dell’82% di emissioni di anidride carbonica.

«Forbes ha riconosciuto sia l’idea imprenditoriale innovativa - ha commentato Thomas Bottalico, orgoglioso per il risultato ottenuto - Sia il contributo che diamo all’ambiente».

Una laurea al Politecnico di Torino in Design Industriale con una parentesi di studio in Belgio e poi la magistrale al Politecnico di Milano in Design Engineering, proprio durante gli studi Bottalico ha conosciuto Lucia Marrocco e Massimo Pierdomenico, diventati poi soci e sviluppatori con lui dell’idea di questa start  up.

Il progetto in Università

«Tutto è nato da un progetto tra i migliori studenti del Politecnico di Milano e Torino; dovevamo realizzare un prodotto relativo al food waste - ha proseguito - Noi avevamo inteso lo spreco alimentare più che sulla materia prima su tutto ciò che riguarda l’aspetto logistico e di trasporto dei prodotti. L’industria degli alcolici è molto tradizionale, non ha apportato grandi novità in questo campo».

Durante l’elaborazione del progetto, i tre soci hanno pesato una bottiglia di un noto prodotto, notando che piena raggiungeva gli 1,2 kg, mentre vuota 500g.

«Il concentrato alcolico occupava il 10% del peso - ha spiegato ancora il 27enne di Oreno -  Quindi ci siamo detti: perché non concentrarci su quel 10%? Cerchiamo da una parte di non perdere la gradazione alcolica, così che poi diluendola in un bicchiere d’acqua si concentri tra gli 8 e i 12 gradi, come un normale cocktail».

Le collaborazioni

Attualmente i tre si stanno concentrando sulla collaborazione con vari catering, compagnie aeree, organizzatori in barca e alberghi. Prevalentemente tutti coloro che potrebbero avere difficoltà a fare servizio non avendo un barman che prepari i cocktail. Con il nuovo prodotto basta semplicemente avere un bicchiere d’acqua all’interno del quale versare il «drype», ottenendo così il drink.

«Io mi occupo del prodotto a 360gradi – ha concluso Thomas - Quindi della realizzazione del prototipo del prodotto, ai fornitori, shooting fotografici, promozione sui social. Lavoro a tempo pieno su questo».

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