Lesmo

Un "tesoro" nascosto per decenni dietro la porticina del tabernacolo in chiesa

Ritrovati un antico ricamo e la lettera di una madre che affidava al Signore il figlio in guerra

Un "tesoro" nascosto per decenni dietro la porticina del tabernacolo in chiesa
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Un ricamo offerto in dono e, nascosta dietro ad esso, una lettera scritta in bella grafia, un po’ sbiadita dall’incedere del tempo, ma ancora in buone condizioni. Tanto da leggervi la preghiera di una madre che affidava al Signore il proprio figlio al fronte. Un vero " tesoro" ritrovato quasi per caso all’interno del tabernacolo della chiesa Santa Maria Assunta di Lesmo dal parroco don Mauro Viganò.

Il "tesoro" nascosto

L’edicola secondaria in cui si conservano le particole e in cui è stata fatta la scoperta è quella posizionata sul l’altare laterale, sopra cui si erge il grande Crocifisso, che non veniva aperta da anni, se non addirittura decenni. Intenzionato a scoprirne il contenuto, il sacerdote ha chiesto l’intervento di due volontari. Una volta aperta, ecco il primo tesoro. Il tabernacolo era vuoto, ma sul retro della porticina era affisso un pregevole ricamo piuttosto antico raffigurante il simbolo del calice:

"Anche nell’altro tabernacolo, quello posto sopra l’altare del Rosario, ne abbiamo trovate altre due simili raffiguranti il Pio Pellicano e l’Eucarestia - spiega don Mauro - Un vero peccato che rimanessero lì, dove nessuno poteva ammirarle. Abbiamo quindi pensato di staccarle, in modo da recuperarle e poi applicarle su una delle casule utilizzate per la messa, di modo che potessero tornare a disposizione dei fedeli. Mai ci saremmo aspettati di trovare un’altra sorpresa".

La lettera della madre

Proprio così, perché incastonata tra la reliquia e l’antina ecco spuntare una lettera scritta con una calligrafia minuta e curata:

"L’abbiamo aperta e, nonostante fosse passato moltissimo tempo, vi abbiamo letto una preghiera di affidamento al Signore per preservare il figlio dalla guerra - prosegue il parroco - Una madre, quasi sicuramente di Lesmo, che chiedeva aiuto per il figlio impegnato in guerra al fronte. Abbiamo capito che dunque il ricamo altro non era che un dono, offerto al Signore, insieme alla lettera. Purtroppo c’erano pochi dettagli, per cui non sappiamo chi fosse questa donna, in quale anno sia stata scritta o dove si trovasse con esattezza il figlio. Non sappiamo nemmeno che fine abbiano fatto queste persone. L’unica cosa di cui siamo certi è però l’amore di questa donna, animata da una fede incrollabile e da quella speranza affidata al Crocifisso e all’Eucarestia".

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