Pronto per l'impresa

Un viaggio di 2mila chilometri a piedi alla ricerca di sé stesso, con uno zaino speciale

L’agente di commercio Claudio Stucchi partirà a settembre. Sullo zaino il logo dell'associazione usmatese "Vivere aiutando a Vivere".

Un viaggio di 2mila chilometri a piedi alla ricerca di sé stesso, con uno zaino speciale
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Un cammino di 90 tappe, oltre 2mila chilometri a piedi che lo porteranno, nel giro di quattro mesi, dalla Valle d’Aosta alla Puglia, dal Gran San Bernardo a Santa Maria di Leuca, tra numerose località italiane che hanno il sapore della storia, attraverso le bellezze culturali e religiose del Belpaese e e che faranno da cornice ad una vera e propria impresa.

L'impresa di Claudio Stucchi: 2mila chilometri a piedi alla ricerca di sé con uno zaino speciale

La storia che vi stiamo per raccontare ha per protagonista il 64enne sulbiatese Claudio Stucchi che a fine agosto, tra poco meno di due mesi, partirà per percorrere il tratto italiano della via «Francigena», la strada che percorrevano i pellegrini medievali, tra sentieri di montagna, mulattiere di pietra e vie campestri. E lo farà con tanta passione e voglia di raggiungere l’obiettivo entro Natale e con uno zaino speciale, sul quale avrà cucito sopra il logo dell’associazione usmatese «Vivere Aiutando a Vivere».

L'associazione

Il sodalizio guidato da Maria Grazia Nava, ricordiamo, si occupa di assistere i malati terminali e quest’anno compirà ben 26 anni di attività. In questo periodo innumerevoli sono stati i casi in cui i volontari e i medici del sodalizio hanno prestato il loro aiuto, sia attraverso la somministrazione di terapie del dolore mirate, sia con la loro grande umanità, facendo in modo che i malati e le loro famiglie non si sentissero abbandonati a se stessi in momenti difficili.

Quello di Stucchi, agente di commercio in pensione e addetto alla consegna dei presìdi in associazione, sarà prima di tutto un viaggio interiore, alla ricerca di se stesso, che verrà svolto con un fine benefico: promuovere la solidarietà che ogni giorno il sodalizio di Usmate mette a disposizione per la comunità.

Partenza a fine agosto

"L’andamento della pandemia sta migliorando, per questo motivo ho intenzione di partire a fine agosto, anche per poter sfruttare il periodo tardo estivo e autunnale per compiere il cammino - ha sottolineato Stucchi - Per me non sarà una competizione, ma un cammino. Per questo cercherò di terminarlo entro Natale, per poter festeggiare il compleanno con la mia famiglia. Il percorso dal Gran San Bernardo alla Puglia è formato da 90 tappe. Ma questo non significa per forza 90 giorni di cammino. Quando arriverò in qualche città interessante mi fermerò per riprendere fiato e per ammirare le bellezze".

L'attività di volontariato per Vivere Aiutando a Vivere

Stucchi ha conosciuto l’operatività del sodalizio qualche anno fa, quando i volontari avevano aiutato molto un suo famigliare malato.

"Circa sei mesi fa avevo letto sul notiziario di Vivere Aiutando a vivere che stavano cercando volontari - ha continuato il sulbiatese - Mi ricordai della gentilezza e della professionalità e allora decisi di contattarli. Ho aderito al loro sodalizio e oggi sono volontario per loro, addetto ai presìdi. Ho voluto coinvolgere l’associazione in questa mia impresa perché mi piacerebbe sensibilizzare la gente al fine di poter raccogliere fondi da dedicare la nostro servizio accanto ai malati e ai loro famigliari. Una amica mi aveva parlato della via Francigena e della possibilità di attraversare l’Italia a piedi. Ho colto la palla al balzo ed eccomi qui. Già da diverse settimane mi sto allenando, speriamo di raggiungere il mio obiettivo".

Un cammino lungo, per rompere gli schemi

"Quando lavoravo non vedevo l’ora che arrivasse sera per tornare a casa - ha concluso il 64enne - Ora la fatica maggiore sarà quella di alzarsi la mattina e di sapere che dovrò camminare per una nuova meta, senza tornare a casa. Sarà complicato ma voglio rompere gli schemi delle abitudini della mia vita. Non sarà facile stare lontano dai miei affetti ma ce la metterò tutta. Loro mi supportano in tutto, hanno accettato entusiasti la mia decisione. Mio figlio mi fornirà supporto. Quando raggiungerò Siena mi raggiungerà per portarmi il cambio stagionale dato che entreremo in autunno".

Chapeu e buon viaggio Claudio.

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