Un vigneto ornamentale nel Parco della Reggia di Monza
I lavori sono in corso in questi giorni. Prevedono di mettere a dimora sui ciglioni digradanti dalla cima alcune barbatelle di vite resistenti alla filossera (uva fragola nera, Vitis labrusca), maritate con gelsi

“Arrivasi quindi cammin facendo alla collinetta di Vedano che presenta un graziosissimo poggio con un vigneto delle più gran bellezza; ivi sogliono recarsi i Principi a festeggiare la vendemmia. Sulla cima di quest’amena collina v’è un tempio di ferro che dà un’idea di simili grandiosi lavori fatti in Russia e in Inghilterra”.
Le viti di un tempo...
Sono le parole con cui Giovanni Antonio Mazzotti, nel 1841, testimoniava la presenza all'interno del Parco di Monza di un vigneto. Dove? Proprio sulla collinetta di Vedano. Una conferma di questo scenario arriva anche da una un'incisione di Carlo Sanquirico del 1850, titolata Il tempietto sul poggio, dove fanno bella mostra di sé le sottostanti viti.
Anni prima, del vino prodotto a Vedano parla anche Carlo Porta nel suo Brindes de Meneghin a l’osteria, composto nel 1815 in occasione della visita a Milano dell’Imperatore d’Austria Francesco I e di sua moglie Maria Luisa. Non solo, da documenti emerge che la produzione del vino a quel tempo riguardava tutto il paese di Vedano, così come larghissima parte della Brianza.
E così è stato fino a quando la filossera decimò le varietà nostrane e costrinse a innesti tra radici americane e fogliame autoctono. La produzione vinicola ai tempi permetteva di integrare l’alimentazione contadina altrimenti povera e fu a lungo rilevante per la Brianza: nel Cinquecento la vite costituiva oltre il novanta per cento degli alberi da frutto e fino a tutto l’Ottocento fu molto diffusa.
Un vigneto ornamentale nel Parco della Reggia di Monza
Oggi il progetto rinasce e riporta le viti all'interno del Parco di Monza, proprio lì, sulla Collinetta di Vedano.
«La volontà di ripristinare il sentire e la gioiosità dei luoghi ha guidato il progetto voluto dal Consorzio Villa Reale e Parco di Monza, che è indirizzato a un recupero filologico per riportare un vigneto ornamentale sulla Collinetta di Vedano», dichiara il Presidente del Consorzio e Sindaco di Monza Paolo Pilotto. «L’intervento è finanziato con il Programma degli interventi prioritari - Fase 1 dell’Accordo di programma per la valorizzazione del complesso monumentale Villa Reale e Parco di Monza».
L’importo totale per il programma generale “Messa in sicurezza del patrimonio arboreo”, comprensivo di progettazione, oneri di sicurezza e spese generali, e naturalmente dei costi relativi ai lavori e alle forniture, ammonta a 234.600,00 euro. Il progetto del vigneto sulla Collinetta di Vedano incide per un importo di circa 32.000,00 euro.
I lavori affidati a ERSAF, con cui vige un Accordo Operativo per servizi attinenti all’agricoltura e alle foreste, sono in corso in questi giorni. Prevedono di mettere a dimora sui ciglioni digradanti dalla cima alcune barbatelle di vite resistenti alla filossera (uva fragola nera, Vitis labrusca), maritate con gelsi. Le viti saranno allevate a spalliera, di conseguenza si sta disponendo anche il filare di supporto realizzato con pali di castagno scortecciato e cavi in acciaio inox.
Il vigneto non avrà scopi produttivi. Il progetto prevede infine la sagomatura “a tempietto” dei quattro Morus presenti sulla sommità della collina.