Ucciso in bici

Una panchina in ricordo del giovane Matteo Trenti

Sarà collocata a Monza in via Visconti vicino a dove perse la vita e alla ghost bike

Una panchina in ricordo del giovane Matteo Trenti
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Non ha avuto troppa fortuna per colpa dell’inciviltà la biciclettina bianca in memoria di Matteo Trenti collocata in via Visconti all’altezza del punto in cui perse la vita. Più volte venne rubata e vandalizzata, ma con la ferrea volontà della sua famiglia, la ghost bike per Matteo venne sempre riposizionata. Sabato, però, un altro pezzo di Monza porterà il nome di quel ragazzo sfortunato dal cuore grande che in molti non hanno dimenticato.

Una panchina per Matteo Trenti

Sabato alle 10 in piazza Trento e Trieste, infatti, è fissato il ritrovo a seguito di una pedalata in memoria delle vittime della strada. E poi il gruppo di persone si sposterà (attorno alle 10.30 in via Visconti dove verrà inaugurata una panchina in memoria di Matteo Trenti.  Tra gli organizzatori c’è Fiab Monza. Spiega Luciano Rossetti: «E’ un po’ che pensiamo a come rendere più bella l’aiuola attorno alla ghost bike con una bella frase di Neruda e adesso con la collaborazione degli Uffici Giardini riusciremo a posare una panchina e sabato al termine della pedalata avverrà una piccola cerimonia con i suoi genitori e gli amici scout».

Il terribile investimento in via Visconti

Un monito, per non dimenticare tutti coloro che hanno perso la vita in strada in sella a una bicicletta, insomma. Come Matteo Trenti che aveva solo 16 anni quando era stato investito in via Visconti mentre rincasava. Era la sera del 31 marzo 2015 quando il giovane, studente al liceo scientifico «Frisi», era stato travolto da una «Volkswagen Scirocco» mentre, in sella alla sua mountain bike rossa, stava rientrando dopo la riunione con gli scout che hanno la loro sede proprio nel convento del Carrobiolo. Soccorso immediatamente, era stato trasportato in ospedale, dove era morto qualche ora dopo.

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