Concorezzo

Una storia di rinascita

Il 30ene Cristian Monteleone, titolare dell’autofficina «MC Pneuscar» ha riaperto i battenti dopo l’incendio al suo capannone

Una storia di rinascita
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Sono passati quattro mesi esatti da quel drammatico e devastante incendio avvenuto nella zona industriale della città, in via Primo Maggio a Concorezzo, che si è inghiottito molte attività commerciali, tra le quali il capannone che ospitava un’autofficina avviata 5 anni fa.

Una storia di rinascita

Un rogo che avrebbe spezzato le gambe e i sogni di qualsiasi imprenditore. E, invece, a distanza di qualche mese, siamo ben felici di poter raccontare una storia di rinascita, intrisa di passione, cuore e voglia di ripartire a tutti costi, anche da zero. Un esempio e una vera lezione di vita per chi non crede che i sogni, anche più proibitivi, possano avverarsi.

Il protagonista è il 30enne Cristian Monteleone, titolare della «MC Pneuscar», meccanico e gommista. Il titolare, residente a Brivio con la sua famiglia ma volto conosciuto in città, non ancora 30enne e papà di due piccoli gemelli, ha avuto il coraggio di rialzarsi subito. Non ha avuto il tempo di piangersi addosso nonostante gli ingenti danni di diverse centinaia di migliaia di euro subiti e una famiglia da mantenere. Monteleone, dopo aver trascorso alcuni giorni ad elaborare il duro colpo subito per via delle fiamme che si sono divorate tutta la sua officina, non si è perso d’animo e si è messo subito alla ricerca di un capannone nel quale poter ricostruire la sua quotidianità e continuare la sua attività nonostante le enormi difficoltà e gli ostacoli della burocrazia.

il vecchio capannone distrutto dalle fiamme

Ed oggi, come raccontato da lui stesso, ha ripreso il suo lavoro in un capannone di via Brodolini.

«E’ stata dura ma posso dire che ce l’ho fatta - ha sottolineato il giovane - Nel giro di pochi minuti mi è crollato il mondo addosso. Ricordo ancora quegli attimi come se fosse oggi. Danni ingenti dovuti non solo alle attrezzature e alle macchine che sono state incenerite ma anche agli oltre 1200 pneumatici dei miei clienti che avevo nel magazzino. Insomma mi sono ritrovato danni ingenti e senza più un lavoro senza contare che mia moglie lavora con me e quindi l’unica entrata economica della mia famiglia era rappresentata dal mio lavoro di meccanico e gommista. In aggiunta a questo pensavo anche al fatto che non avrei potuto più garantire lo stipendio a Biagio, il mio dipendente.».

Cristian con il suo dipendente Biagio

La ricerca di un nuovo capannone

Ma il 30enne non si è perso d’animo.

«Dopo qualche giorno mi sono rimboccato le maniche e ho iniziato a cercare un capannone nelle vicinanza da poter trasformare in officina - ha continuato il giovane - Ricordo che per qualche settimana il ristorante e bar “Il Granaio” di Concorezzo era praticamente diventato il mio ufficio. Alla mattina sbrigavo le varie pratiche burocratiche mentre al pomeriggio giravo palmo palmo la città in cerca di un locale. Alla fine l’ho trovato grazie ad un gommista di Vimercate che mi ha messo a disposizione uno spazio in via Brodolini. Ho dovuto fare dei lavori e investimenti importanti per poterlo adattare alle mie esigenze ma oggi posso dire di avere dato continuità al mio sogno».

Nei giorni scorsi il titolare ha anche ricevuto la visita del sindaco Mauro Capitanio che si è complimentato con il giovane, anche sui Social, per l’impegno e il coraggio messi in campo per riuscire a riaprire subito l’attività commerciale. Ricordiamo che oltre all’officina, le fiamme inghiottirono anche una rivendita di prodotti d’abbigliamento per ristoranti e hotel e due di prodotti elettronici (gestiti da cinesi). Per descrivere la vastità dell’incendio bastano i numeri dei Vigili del fuoco accorsi sul posto: in via Primo Maggio, infatti, hanno lavorato incessantemente più di una settantina i pompieri.

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