Una vasca volano a Casatenovo «salverà» Arcore dalle esondazioni del Molgora
Sottoscritto un accordo sovracomunale che coinvolge anche Camparada e Brianzacque.
L’ha ripetuto più volte non solo in campagna elettorale ma anche nella recente intervista rilasciata al nostro Giornale ad un anno dal suo insediamento a Largo Vela. Il rischio allagamenti continua a rendere insonni le nottate del primo cittadino di Arcore Maurizio Bono.
Una vasca volano a Casatenovo «salverà» Arcore dalle esondazioni del Molgora
Però c’è una buona notizia soprattutto per coloro che sono finiti ammollo negli ultim anni (sindaco compreso) per via degli allagamenti. Nei giorni scorsi è stato siglato un accordo sovracomunale tra Arcore, Camparada e Casatenovo per la riduzione del rischio idraulico legato alle piene della roggia Molgora o Molgorana, corso d’acqua appartenente al reticolo idrico minore, che defluisce dai territori comunali di Casatenovo e Camparada per poi immettersi nella fognatura comunale mista gestita da BrianzAcque.
L'accordo e gli step
L’accordo, che vede la partecipazione anche di Regione Lombardia, Brianzacque, Ato di Monza e Ato di Lecco, si esplicita in due step.
Il primo riguarda la realizzazione di uno studio di fattibilità dal costo di centomila euro (ripartiti tra i vari enti), per l’individuazione di interventi strutturali per la riduzione del rischio idraulico nel territorio di Arcore. Uno studio che si è reso necessario a seguito della relazione presentata nei mesi scorsi da Brianzacque che evidenziava come le piene della Molgorana rappresentano ancora una delle principali cause di allagamento del territrio. Queste criticità, secondo lo studio di gestione, derivano dai contributi idraulici provenienti soprattutto da Camparada e Casatenovo.
«Il secondo step potrebbe essere quello di realizzare un bacino di laminazione a Casatenovo, che si è resa disponibile ad ospitare l’opera - ha sottolineato l’assessore con delega ad Urbanistica e Lavori Pubblici Lorenzo Belotti - Si tratta di un intervento che verrebbe realizzato dunque a monte». L’area dove verrebbe realizzata la vasca volano si trova in località Campofiorenzo, accanto all’ex depuratore.
Lo studio di fattibilità
La collaborazione sovracomunale si tradurrà quindi nella redazione di uno studio di fattibilità, necessario approfondimento tecnico volto a definire e se possibile confermare le aree di ubicazione, la tipologia di opere e i costi necessari per l’attuazione.
L'ipotesi di un nuovo invaso
Nel frattempo l’Amministrazione comunale sta lavorando, già da alcuni mesi, sull’ipotesi di realizzare un ulteriore invaso per le acque piovane. Durante l’estate il sindaco Maurizio Bono aveva incontrato i vertici di Tenaris e Devero per esporre loro la necessità di realizzare insieme un nuovo invaso che raccolga le acque piovane provenienti da gran parte del territorio che si trova nella zona di Arcore «Sud», per intenderci la vasta area, delimitata dalla ferrovia, che comprende i capannoni della Tenaris/Dalmine, l’area industriale di via Grandi e il nuovo comparto residenziale realizzato da Devero in via Battisti. Un grosso appezzamento che raccoglie milioni di litri di acqua piovana (in gran parte sono quelli che si abbattono sui tetti della Tenaris) che, però, vengono buttati nelle fognature cittadine, causando i noti problemi di allagamento che coinvolgono gran parte del centro. Sotto questo aspetto potrebbero esserci degli sviluppi nelle prossime settimane.