Per circa quarant’anni, armato del suo stetoscopio, della sua dote d’ascolto e dell’amore per il proprio lavoro, ha curato generazioni di cittadini di Bellusco.
Una vita da medico di famiglia: il Comune ringrazia il dottor Mandelli
Il 31 dicembre, nel giorno del suo 71esimo compleanno, il dottor Euro Mandelli appenderà ufficialmente il camice al chiodo e dall’1 gennaio sarà ufficialmente in pensione. Per questo motivo, nella serata di ieri giovedì 19 dicembre, prima dell’inizio del consiglio comunale l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Mauro Colombo ha voluto consegnargli un riconoscimento, in segno di gratitudine per l’impeccabile lavoro svolto nell’arco di ben quattro decenni.
La cerimonia è stata condotta dal presidente del consiglio comunale Davide Ettore Italia:
«Per me è una grande emozione introdurre questa cerimonia, in primis per il legame con il dottor Mandelli essendo io un suo paziente, ma soprattutto per tutto quello che rappresenta per la nostra comunità. Il dottor Mandelli ha scelto infatti di essere un medico di famiglia, dove la parola famiglia esprime l’attenzione nel vedere prima la persona che il paziente. In un’epoca in cui la medicina rischia di diventare virtuale o soffocata dalla burocrazia, ci ha insegnato l’importanza del rapporto umano e che la diagnosi corretta passa anche dal tempo speso per ascoltare le persone».
Parole a cui hanno fatto eco quelle del primo cittadino Colombo:
«Come Comune abbiamo deciso di concretizzare questa nostra riconoscenza nei suoi confronti con un piccolo segno di gratitudine attraverso una targa che esprime quanto è stata importante la figura del dottor Mandelli per la nostra comunità. Non nego che negli ultimi mesi il tam tam di informazioni sul pensionamento del dottore abbia allertato i pazienti, ma con Ats Brianza siamo riusciti a garantire la continuità assistenziale con l’apertura di un Atm (Ambulatorio Medico Territoriale), che prenderà il via il prossimo 1 gennaio negli spazi del Punto Prelievi in Corte dei Frati, dopodichè a febbraio con l’apertura della casa di comunità si sposterà lì».
Le parole del medico
Molto emozionato il medico, che ha ringraziato così l’Amministrazione per il pensiero:
«Innanzitutto ci tengo a ringraziare il Comune, chi mi conosce sa che non amo stare sotto i riflettori, ma non nego che questo riconoscimento mi abbia fatto molto piacere».
Dopodichè Mandelli ha espresso un parere non molto convinto sul nuovo assetto che sta assumendo il Sistema Sanitario Nazionale:
«Le persone non sono molto convinte di questo nuovo sistema perchè non c’è più rapporto col paziente. Avevamo un sistema sanitario che era tra i migliori al mondo. Perché cambiarlo? Lo avrei potenziato anziché cambiarne la struttura. Purtroppo però le decisioni vengono sempre prese senza seguire i criteri scientifici, ma quelli economici. Questo è il guaio. Magari ho torto e mi ricrederò, chissà».
Lo stesso dottore ha inoltre spiegato che ora si dedicherà alla pensione, ma ovviamente non si dimenticherà dei suoi pazienti:
«Per quanto potrò continuerò comunque a dare qualche consiglio a chi me lo chiederà, poi mi dedicherò a quelle che sono le mie passioni: la moto e i lavori di bricolage. Mio papà aveva infatti un’officina e lì ho imparato ad usare il tornio, la fresa e quindi mi diverto ancora a fare un po’ di lavori per conto mio».