Desio

Un’altra attività chiude in via Garibaldi: «Qui è la nostra casa, ma non c’è più passaggio»

Carla Colombo e Ilaria Mandelli a inizio dicembre lasceranno la città a malincuore, il dispiacere dei clienti

Un’altra attività chiude in via Garibaldi: «Qui è la nostra casa, ma non c’è più passaggio»
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Un’altra vetrina del centro che si spegne, un altro duro colpo al commercio, con l’attività che si trasferisce a Seregno. Carla Colombo, con Ilaria Mandelli del negozio-laboratorio «Arte e magia» di via Garibaldi 82, dopo quattordici anni hanno deciso di lasciare Desio. L’ennesimo esercizio perso lungo l’asse centrale, una moria che negli anni ha registrato la defezione di numerose attività.

Un’altra attività chiude in via Garibaldi

«Inizialmente siamo nati come laboratorio – spiegano – poi la decisione di aprire qui in via Garibaldi». Carla Colombo da anni si dedica all’arte della ceramica, dopo aver frequentato la scuola di Rina Schiatti, particolarmente conosciuta per la sua abilità e la sua creatività.
«Ho iniziato a dipingere per passione – racconta – poi questa è diventata la mia attività». Ha tenuto corsi al centro parrocchiale, alla scuola d’arte e mestieri a Bovisio Masciago, all’Università del tempo libero in città, a Meda per Regione Lombardia.
«Tutto è nato per passione – ricorda – Abbiamo aperto questo atelier di oggettistica a cui siamo particolarmente legate. Qui personalizziamo ogni oggetto. E tutto quello che facciamo è il risultato della passione e dell’impegno della nostra amicizia. Il segreto sta tutto qui, e, insieme, creiamo regali che vanno oltre l’oggetto materiale, per celebrare i momenti più significativi della vita e lasciare un segno di gratitudine. Celebriamo occasioni speciali con il cuore».

A fine mese si trasferiranno nella vicina Seregno

Una scelta che non è stata facile ed è la stessa Carla Colombo a confermarlo:

«Lasciamo Desio con dispiacere, ma in questi anni, dopo il Covid, qui c’è stato un cambiamento che ha pesato. Tanto per fare un esempio, il sabato ormai non si lavora più, perché è diminuita la gente che passeggia, che fa la camminata in centro. E’ sempre più complicato. Dobbiamo pagare l’affitto, i contributi, le spese, che sono aumentate. E per lavorare dobbiamo andare fuori Desio. Ci hanno chiamato di recente a Milano per un evento con la Mondadori, o con la Microsoft, per dipingere in diretta le custodie».

A malincuore stanno iniziando a preparare il trasferimento, ma ci sono aspetti che le hanno convinte a intraprendere una nuova avventura: «Desio è diventata una città sporca, qui in centro i cani sporcano per colpa di padroni incivili, fanno la pipì sulle vetrine, i monopattini sfrecciano anche sui marciapiedi e si rischia di essere travolti, il parcheggio è un far west, le auto sono di continuo lasciate sulla ciclabile, se magari i vigili multassero passerebbe la voglia, non c’è pulizia. E non c’è più controllo. Non è più un asse commerciale completo, ci vorrebbe un’area pedonale per incentivare il passaggio».

Per la commerciante «non c’è rispetto del vivere in comunità da una parte, ma non c’è neanche il controllo», puntualizza contrariata. Per non parlare «quando si esce di qui quando è buio». Certo, «piange il cuore ad andarsene. C’è tristezza perché qui è casa mia», rimarca Carla Colombo. I clienti sono particolarmente dispiaciuti e hanno scritto messaggi di affetto e stima: «Desio non perde solo un negozio – le parole contenute in uno dei messaggi – Perde la storia e una persona fantastica».

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