Usmate Velate: accuse e denunce, è guerra aperta tra maggioranza e opposizione
Al centro dell'infuocata diatriba, neanche a dirlo, il caso della presunta corruzione in Comune e il sequestro dell'area di via Manara
E' ormai guerra aperta tra maggioranza e opposizione a Usmate Velate. L'ennesima goccia che ha traboccare il vaso è scesa martedì sera, in occasione dell'ultimo e infuocato Consiglio comunale, durante il quale le due fazioni se le sono date di santa ragione ancora una volta. Al centro della discussione non solo il caso legato alla presunta corruzione in Comune, ma anche la riqualificazione di via Cavour.
Ennesimo scontro in Consiglio a Usmate Velate
Il caso di via Manara, neanche a dirlo, è tornato di attualità per la politica usmatese. In aula, martedì, si sono nuovamente presentati alcuni degli acquirenti rimasti senza casa che hanno affrontato a muso duro sindaco e amministratori, rei a loro avviso, di essere totalmente immobili di fronte al dramma che stanno vivendo le 24 famiglie coinvolte. I promissari hanno nuovamente chiesto risposte e fatti concreti al primo cittadino, in particolare firmando un documento che attesti la regolarità del titolo edilizio concesso per la realizzazione del residence "Verde Manara". Il primo cittadino Lisa Mandelli è stata "salvata" solamente dall'intervento dei Carabinieri e degli agenti della Polizia locale, che parandosi tra lei e i cittadini infuriati, hanno evitato che la pesante contestazione sfociasse in qualcosa di peggio. Le Forze dell'ordine hanno dovuto letteralmente scortare i membri della maggioranza, coperti da grida e insulti, fuori dall'aula, fin quasi alle loro macchine.
Guerra aperta tra maggioranza e opposizione
Un fuoco sul quale, secondo la maggioranza di "Per Usmate Velate", starebbe soffiando proprio l'opposizione, contro la quale nella giornata odierna è stato diramato un pesante comunicato stampa per denunciare le azioni, i toni e soprattutto i termini utilizzati dai consiglieri di centrodestra:
“Stai zitta”, “Comunista di merda”, “Carina stai calma”, “Fenomeno”, “Coglione”, “Sei una testa di cazzo, ti faccio nero”, “Prebenda elettorale”, “Comunisti delinquenti”, “che cazzo dici”. Questo è il vocabolario utilizzato da chi siede tra i banchi dell’opposizione nei confronti della nostra maggioranza - si legge nel testo della maggioranza - Sono anni che denunciamo il continuo abbassamento del livello istituzionale della destra cittadina che ha scelto di perseguire una NON-POLITICA senza alcuna visione e senza nessuna idea per contribuire a migliorare il nostro Comune. Una NON-POLITICA che sfocia nell’andare semplicemente contro il nemico (non più l’avversario) che deve essere sconfitto con ogni mezzo, con l’insulto, con la calunnia, con la diffamazione. Non importa quali conseguenze possano avere le parole e le azioni, non importa che l’aula del Consiglio Comunale si trasformi a piacimento in un tribunale sommario, in una zuffa da bar, in uno show televisivo. Quanto accaduto durante e dopo il Consiglio comunale di martedì 24 settembre segna il punto più basso registrato nel nostro parlamento cittadino. A chiusura della seduta, l’opposizione ha dimostrato tutta l’irresponsabilità che chi si impegna a rappresentare i cittadini non può permettersi di avere. È da irresponsabili urlare con tono intimidatorio al termine della seduta “Sindaco la aspettano gli acquirenti di via Manara”, intendendo un successivo momento di scontro fuori dall’aula. È da irresponsabili far credere che possa bastare la firma di un’asseverazione di conformità da parte del sindaco perché il giudice dissequestri un cantiere. È da irresponsabili dire ai cittadini, e in particolare ai promissari acquirenti di Verde Manara, che il Comune possa istituire un fondo con i soldi pubblici da destinare ai privati in una situazione giudiziaria ancora in divenire. È da irresponsabili dire ai promissari acquirenti che il Comune debba mettere a disposizione le case comunali sorpassando qualsiasi norma di legge (al momento assegnate tramite bandi ad anziani, madri con minori, famiglie). È da irresponsabili, oltre che assolutamente falso, sostenere che il legale, che segue il Comune come parte lesa, possa aver minacciato il legale che rappresenta i privati acquirenti tramite una corrispondenza (di norma privata e riservata)"
"Comportamenti non più tollerabili"
La nota stampa prosegue poi con la denuncia degli episodi avvenuti durante e dopo la seduta del Consiglio:
"Abbiamo più volte manifestato la solidarietà per questi privati e che in questo momento si sono trovati in una condizione inaspettata e difficile. In una situazione a dir poco complessa in cui si trova l’Ente da più di un anno, mai è venuta meno da parte nostra la responsabilità del ruolo che ricopriamo. Abbiamo sempre ribadito la totale fiducia nel lavoro della magistratura e il rispetto, a cui consegue il riserbo, per le indagini. Il Comune in questo momento non può che aspettare gli esiti del lavoro degli inquirenti e, ad oggi, non è titolato ad agire in alcuna sede. Purtroppo la NON-POLITICA si traduce in populismo con cui ci si maschera come vicini ai cittadini per un proprio tornaconto politico. La NON-POLITICA agisce con toni aggressivi, offensivi, urlati, che non fanno altro che infiammare chi comprensibilmente si trova in una situazione complessa. Questo è quanto accaduto nel Consiglio Comunale del 25 luglio quando, dopo una serie di provocazioni della minoranza, si sono verificati alcuni episodi gravissimi tra il pubblico: un acquirente si è rivolto a noi con il gesto delle manette, un’altra ha strattonato un famigliare del sindaco. Episodi gravissimi che si sono ripetuti anche dopo il Consiglio di martedì dove, dopo un’escalation di provocazioni, atteggiamenti aggressivi e insulti da parte dell’opposizione e di alcuni acquirenti presenti nel pubblico, è stato necessario l’intervento delle Forze dell’ordine e della Polizia locale per permettere alla nostra maggioranza di abbandonare il Consiglio. Non è più tollerabile un tale comportamento. Non è più tollerabile un tale svilimento del ruolo che ricopriamo e del parlamento cittadino. Non è accettabile che per svolgere il lavoro di rappresentanti dei cittadini sia necessaria la presenza delle Forze dell’Ordine"
La replica del centrodestra
Non è tardata ad arrivare la replica del centrodestra guidata dai capigruppo Stefano Vimercati e Vanessa Amati, che in un durissimo comunicato stampa torna a chiedere le dimissioni del sindaco Mandelli annunciando anche l'intenzione di adire le vie legali contro il sindaco:
“Il Consiglio comunale andato in scena lo scorso martedì 24 settembre si può ben classificare come il peggiore della storia per il comportamento sconcertante e l’impreparazione di sindaco e vicesindaco che ha lasciato basiti tutti i presenti. È inutile il suo continuo nascondersi dietro presunti insulti delle opposizioni vestendo i panni dell'eterna vittima per distogliere l’attenzione dal proprio disastro amministrativo, riveli piuttosto che ha minacciato di querela alcuni acquirenti di via Manara. Il sindaco Mandelli si prenda le proprie responsabilità e se ha dignità si dimetta. Noi per tutelarci adiremo oggi stesso le vie legali. In tema di bilancio consolidato, dove si considerano le partecipate del Comune, l’assessore Sacchi non ha saputo rispondere circa il nuovo aumento della Tari e, peggio ancora, ha affermato la propria impreparazione circa l’aumento di partecipazione di Cem Ambiente (con 1,6 milioni di euro) in Seruso. È evidente che per svolgere la carica di assessore non bastano una giacchetta, una camicia e il portamento da intellettuale, serve studio e padronanza della materia: critiche da sempre fatte verso l’opposizione ma che si sono ritorte contro mostrando a tutti l’improvvisazione di un assessore di facciata”
"Se ha dignità, il sindaco si dimetta"
Poi ancora, entrando nel merito di altre questioni che martedì hanno scaldato gli animi:
“Passando all’interpellanza circa l’annosa situazione di via Cavour, siamo rimasti stupiti dalle parole del sindaco che, con la solita nonchalance, ha affermato come il senso unico istituito ormai nel lontano 2021 ha creato danni e situazioni di pericolo a causa dei mezzi pesanti che si sono mostrati inadeguati a passare in controsenso. Confermando inoltre che sono in corso valutazioni circa il senso unico alternato basato sui semafori di ingresso e uscita. Ebbene dopo quasi 4 anni, oltre 400mila euro spesi, danni a segnaletica e recinzioni e critiche dall’intera cittadinanza, il sindaco Mandelli ammette le evidenti criticità di un progetto di senso unico alternato che, agli occhi di tutti, è un colossale fallimento e sperpero di denaro pubblico. Dulcis in fundo la vergogna. Siamo esterrefatti di come il sindaco Mandelli sia letteralmente fuggita al confronto con alcuni degli acquirenti del complesso "Verde Manara" presenti in Consiglio, i quali hanno chiesto al sindaco, in preda all’evidente rabbia e disperazione di chi ha perso casa e soldi, collaborazione, risposte e rassicurazioni verso una situazione indecente. La richiesta di acquirenti e avvocato difensore (come tutela) è quella che il sindaco confermi la validità del titolo edilizio concesso o quella che il sindaco chieda al Tar di pronunciarsi in merito a una dichiarazione di conformità, questo per domandare un nuovo dissequestro a nome dei promissari. Purtroppo, dal sindaco nessuna collaborazione al netto delle vuote parole di circostanza, una vergogna inaudita verso dei cittadini che loro malgrado a causa della malagestione dell’ufficio tecnico e delle clamorose sviste del Sindaco hanno la propria casa sequestrata. Torniamo a ripetere: il sindaco Mandelli si prenda le proprie responsabilità di fronte a queste 24 famiglie e se ha dignità si dimetta”