Desio

Vandalizzato il monumento a Papa Pio XI: disegni osceni sui vasi, danneggiate le vasche

La condanna del vicesindaco: «Un gesto ignobile», acquisiti i filmati delle telecamere per risalire ai responsabili

Vandalizzato il monumento a Papa Pio XI: disegni osceni sui vasi, danneggiate le vasche
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Imbrattato con vernice rossa e inequivocabili simboli fallici il monumento del Papa. Ignobile gesto, con i responsabili che per il momento l’hanno fatta franca. Se ne sono accorti dei residenti all’inizio della scorsa settimana, subito dopo il vandalismo. I disegni osceni con lo spray hanno rovinato alcuni dei vasi della scultura al centro della piazza dedicata ad Achille Ratti, il Pontefice desiano, oltre che i marmi. Non solo, gli ignoti vandali hanno preso di mira anche gli scarichi delle fontane. Segnalato il danneggiamento all’Amministrazione comunale, giovedì il vicesindaco e assessore alla Sicurezza, Andrea Villa, con la capogruppo della Lega, Maria Grazia Donghi, hanno effettuato un sopralluogo per verificare la gravità dei danneggiamenti.

Vandalizzato il monumento a Papa Pio XI: disegni osceni sui vasi, danneggiate le vasche

«Di fronte a un atto del genere esprimo il massimo sdegno. Un’azione che è sicuramente da condannare - ha evidenziato - Qui è stato colpito uno dei simboli della città, il monumento al più illustre dei desiani, scolpito nel bronzo e nel marmo».

E ha fatto sapere: «Abbiamo immediatamente mobilitato la Polizia Locale, che sta visionando le telecamere della zona nel tentativo di risalire ai responsabili di questo brutto gesto». In piazza e nei dintorni ci sono delle telecamere installate, sia pubbliche che private. La Polizia Locale ha acquisito le immagini. Bisognerà capire se l’autore o gli autori dei vandalismi sono stati ripresi ma anche, nel caso lo fossero, se si riconoscono i volti di chi ha commesso i danneggiamenti per poter risalire all’identità. Intanto, l’Amministrazione sta procedendo a ripulire il monumento imbrattato, attenendosi anche alle indicazione della Sovrintendenza.
«Sul marmo e sui bronzi, quando è stato ripulito di recente, è stata messa una vernice particolare che crea una patina contro i danneggiamenti», ha specificato Villa. Di conseguenza, dopo il sopralluogo dell’Ufficio tecnico, la parte dei marmi è stata pulita.

Più complicata, invece, la situazione dei vasi, in quanto, essendo di un materiale poroso, hanno assorbito la vernice. Per quel che riguarda gli scarichi delle fontane che sono stati messi fuori uso, per il ripristino bisognerà attendere l’intervento di BrianzAcque.

«Ci siamo attivati subito - ha spiegato Villa - Stiamo aspettando il preventivo dei costi per la sistemazione. Non è tanto per la spesa, che non è elevata, ma che fa male è la gravità di un gesto simile. Mi auguro di trovare i responsabili, li obbligherei a ripulire tutto con la lingua», ha detto, particolarmente arrabbiato per l’accaduto. «Un atto gravissimo», ha sottolineato la consigliera Donghi. L’imbrattamento non ha riguardato solo il monumento del Papa, gli stessi disegni osceni sono comparsi anche sulla mappa di Desio, sempre in piazza Conciliazione, e sul totem.

«Bisogna educare e promuovere il rispetto dei luoghi»

«È un gesto di pura maleducazione. Molte persone probabilmente non sanno nemmeno che quella è la statua del Papa nativo di Desio, un uomo che ha difeso la libertà della persona in un periodo storico significativo». Questo il commento del prevosto, monsignor Mauro Barlassina.
Il sacerdote ha poi aggiunto: «Imbrattare una statua o un monumento non è solo irrispettoso verso il personaggio raffigurato, ma anche verso la nostra storia e la nostra cultura». Il problema per don Mauro, però, non si limita alla statua: «C'è un'inciviltà diffusa che porta a imbrattare muri e facciate delle case - afferma - Invece di sporcare, sarebbe meglio creare spazi appositi per realizzare murales, espressioni artistiche che possono essere veramente belle. Ma qui si tratta solo di maleducazione. Anche le mura della chiesetta di Santa Maria e le strade verso l’oratorio sono piene di scarabocchi - ha continuato - Capisco che magari potrebbe esserci la voglia di esprimersi, soprattutto tra gli adolescenti, ma sarebbe da preferire un dialogo diretto e costruttivo. Questo episodio dovrebbe farci riflettere sull'importanza di mantenere un dialogo aperto con tutti: non dobbiamo solo condannare questi gesti, ma anche educare, promuovere il rispetto per i luoghi che ci circondano e cercare un dialogo con le persone».

Il prevosto, monsignor Mauro Barlassina
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