Vimercate

Velasca piange Linda, dolce mamma

La comunità si è fermata per l'ultimo saluto alla mamma di 42 anni portata via dalla malattia in poche settimane.

Velasca piange Linda, dolce mamma
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Una chiesa e un sagrato traboccanti. Erano tantissime le persone che ieri mattina, giovedì 6 luglio, hanno preso parte, nella chiesa di Santa Maria Maddalena, a Velasca di Vimercate, alle esequie di Linda Isella, mamma di 42 anni, portata via dalla malattia.
In tanti hanno sfidato la pioggia battente pur di dare l’ultimo saluto a lei e stringersi forte al marito Giorgio, ai due figli Ivan e Lara di 13 e 3 anni, al papà Pietro e alla sorella Manuela.

Linda Isella, 42 anni

Portata via dalla malattia in poche settimane

Organizzatrice di eventi e convegni medici per il San Raffaele, un passato da pallavolista, Linda era molto conosciuta e apprezzata nella comunità  insieme al marito (che presta la sua attività nella società sportiva Dipo). Solo pochi mesi fa aveva scoperto quella malattia che ha avuto un decorso velocissimo senza darle scampo.

Le parole di don Daniele: "Oggi celebriamo l'amore"

Una comunità profondamente segnata quella di Velasca, che perde una persona apprezzata, di valore. Sull’altare per le esequie, don Daniele Caspani, l’ex parroco che 18 anni fa, nella stessa chiesa, aveva sposato Linda e Giorgio e che giovedì è tornato in paese per dare l’ultimo saluto all’amica e per dare un po’ di conforto ai famigliari e amici.

 

 

 

"Come avrete notato la lettura e il Vangelo di Giovanni di oggi (il miracolo dell'acqua tramutata in vino da Gesù alle Nozze di Cana, ndr) sono quelle solitamente usate nei matrimoni - ha spiegato don Daniele durante l’omelia - Perché oggi qui celebriamo l’amore e celebriamo Linda che, come il buon vino delle nozze di Cana, resterà per sempre nel marito Giorgio. Noi dobbiamo impegnarci a non piangere, a stargli accanto".

La collega e amica: "Ciao Linduzza, ti cercheremo nelle cose belle"

Commoventi le parole pronunciate in chiesa al termine delle esequie, da un collega di lavoro e amica di Linda.

"Sei stata contemporaneamente madre, moglie, sorella, figlia, collega, responsabile e amica - ha detto -  Riuscivi a dare sempre un pezzo di te a tutti senza mai far mancare niente a nessuno; fino all’ultimo ti sei preoccupata più per tutti noi che per te stessa. Nel mezzo delle emergenze, degli imprevisti e delle difficoltà sei sempre stata quella che leggeva la bussola e che faceva sentire più sicuri quelli che ti erano accanto. Ci facevi sentire tutti in buone mani ed è forse anche per questo che oggi ci sentiamo tutti un po’ più soli. Un proverbio recita: “It takes a village”, “Ci vuole un villaggio”. Mai come ora queste parole suonano adeguate. Non so infatti come faremo senza di te, ma ti prometto che resteremo uniti e che troveremo un modo. Te lo dobbiamo. Continuerò e continueremo a cercarti nelle cose belle che tu tanto amavi: nelle albe sul Lago Maggiore, nel vino bianco, nell’aperitivo che tu dicevi sempre essere il tuo pasto preferito, nel mare di Puglia che tanto amavi, nel cibo buono, nelle canzoni che canticchiavamo assieme, nelle serie tv che ci piacevano, nel coraggio che ci darai, nel sorriso di Ivan, Lara e Giorgio, e in quello di tutti noi. Ciao Linduzza, fai buon viaggio. Ci mancherai".

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