Velasca si mobilita: un comitato "contro" l’insediamento del "Packaging park"
I residenti si organizzano per cercare di ridurre l’impatto del nuovo impianto nell’area ex Ibm.

Sono i più colpiti dall’intervento previsto per l’area ex Ibm e, ora che il progetto sta per entrare nel vivo, vogliono far sentire la propria voce: così gli abitanti di Velasca intendono costituire un comitato di cittadini che si confronti sia con la proprietà del comparto sia con l’Amministrazione comunale. L’obiettivo? Non più ormai quello di bloccare il progetto del "packaging park" che sorgerà sulla storica area industriale, ma almeno ripristinare il dialogo tra popolazione e parti coinvolte, la cui necessità è venuta meno in seguito alle ultime modifiche normative in merito.
Velasca si mobilita: un comitato "contro" l’insediamento del "Packaging park"
L’idea viene dal gruppo di studio formato, tra gli altri, da Stefano Perego, Elisa Migliorati, Egizia Villa, Mariachiara Villa e il presidente della consulta di Velasca, Paolo Galli. Gruppo nato con l’intento di comprendere i risvolti urbanistici ed ambientali che l’intervento previsto produrrà sul territorio di Velasca, e che lo scorso martedì sera ha indetto una prima assemblea pubblica a scopo informativo per la cittadinanza.
"Il progetto rispetta la normativa del Pgt 2020 - ha esordito Galli - quindi abbiamo cercato di capire i margini entro cui possiamo muoverci". Da qui le possibili richieste di azioni rivolte all’Amministrazione, per mantenere alta l’attenzione sui livelli di inquinamento del nuovo insediamento, utilizzare gli oneri derivanti dall’intervento per eseguire opere di mitigazione in Velasca e, ancora, prevedere opere di compensazione ambientale rispetto a nuovo insediamento e Pedemontana.
I timori dei cittadini
Sì, perché il timore dei cittadini rimane che gli effettivi vantaggi occupazionali siano stati sovrastimati e le ricadute ambientali nettamente sottostimate, con il rischio che l’operazione «Progroup Ag», la multinazionale che si insedierà con uno stabilimento per la produzione di cartone, possa determinare uno scempio per la frazione in cui vivono.
C’è chi, come Antonio Bonomi, si è detto "curioso di vedere che iniziative proporrà il comitato. Fino ad ora sono emerse delle iniziative strutturate, per tentare di opporsi in ogni modo possibile a questo insediamento impostoci". Altri, come Elisa Migliorati, hanno rimarcato la necessità che "gli oneri di urbanizzazione vengano utilizzati principalmente a Velasca". Altri ancora, come Rossella Moioli, hanno chiesto delucidazioni in merito alla fonte energetica utilizzata nel futuro impianto.
Le richieste
Per lo stesso motivo il comitato vorrebbe chiedere alla proprietà, ora «Vitali spa», interventi di mitigazione e/o compensativi; ma non solo. Urgono, secondo la cittadinanza, maggiori dettagli sul progetto complessivo dell’area, portati solo fortuitamente a conoscenza della consulta di Velasca in occasione della Commissione territorio del 29 luglio.
Ma ora che, con l’approvazione del Consiglio comunale alla deroga richiesta ad alcuni indici del Pgt, il permesso di costruire potrà essere presentato, e dunque i lavori iniziati, il dialogo e l’informazione assumeranno un ruolo centrale.