Verano Brianza

Verano: Fly cycling, la squadra di ciclisti diabetici al Giro-E

Partecipano con bicicletta a pedale assistito, "inseguendo" il Giro d'Italia

Verano:  Fly cycling, la squadra di ciclisti diabetici al Giro-E
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Una squadra nata a Verano, protagonista al  Giro-E

Il team sta "inseguendo" il Giro d'Italia

Microsensori sotto pelle e, via di pedalate...  Ha creato la Fly Cycling Team, perchè uno dei suoi migliori amici è diabetico e aveva difficoltà a trovare una squadra che gli consentisse di praticare il suo sport preferito: il ciclismo. E ora questa squadra sta «inseguendo» il Giro d’Italia, pedalando nel Giro - E, il format del Giro dedicato alle biciclette a pedalata assistita.

Le origini della squadra

Tutto è cominciato proprio a Verano, nel 2013, grazie a Luca Maria Lucini, 30 anni che ha voluto creare una squadra per diabetici, ma che è aperta anche ai normo glicemici.
«La passione per la bici non ha limiti e la nostra squadra consente anche a chi convive con l’insulina di poter gareggiare; il nostro obiettivo è quello di dimostrare che si può pedalare ad alto livello anche se affetti da diabete di tipo 1. Oggi grazie alle nuove tecnologie i diabetici usano dei microinfusori sottopelle computerizzati che tengono monitorato costantemente il livello di glicemia, sostituendo del tutto le punture, in questo modo quindi si può fare tutto, anche il Giro-E d’Italia - spiega Lucini - La Fly è nata nel 2013 proprio a Verano, poi due anni fa ci siamo spostati a Mariano dove vivo.  I nostri ciclisti, lo scorso anno a causa del Covid non hanno potuto gareggiare, quest’anno però abbiamo deciso di partecipare al format sportivo del Giro, grazie al nostro   sponsor principale, il Centro Diagnostico italiano che fornisce anche tutti i tamponi agli atleti del Giro e del Giro-E».

Quattro ospiti per ogni tappa

I ciclisti della Fly stanno  correndo, alternandosi, tutte le 21 tappe dei campioni del ciclismo internazionale.
«L’arrivo è uguale a quello dei professionisti che disputano il Giro, per noi cambia la partenza, percorriamo un percorso un po’ più breve».
La squadra che affronta ogni tappa è composta, oltre che da Lucini, che è vicecapitano, dal capitano Amedeo Tabini, 31 anni di Cislago  e altri quattro ciclisti, che si uniscono di volta in volta, come ospiti. «Abbiamo un centinaio di ospiti, di cui circa la metà affetti da diabete. Ad ogni tappa, cambiano i quattro ospiti; si tratta di amici, oppure clienti dei nostri sponsor, ma anche persone che si sono iscritte rispondendo ad un post che abbiamo fatto circa un mese fa sui social lanciando il nostro progetto. Ci piaceva l’idea di regalare un sogno, l’emozione e l’orgoglio di partecipare al Giro d’Italia, gareggiando con il Giro-E, idea che è piaciuta a tanti».
Al fianco degli atleti del team «Fly» (al momento terzi nella classifica generale e primi tra i giovani) ci sono i medici e gli specialisti del Centro Diagnostico Italiano: «Siamo costantemente sotto controllo; io e Amedeo non siamo diabetici ma corriamo con diabetici: si può convivere con la malattia e stando attenti al recupero, all’alimentazione e all’idratazione si possono affrontare competizioni sportive di livello. Questo è il messaggio che la nostra squadra vuole dare».

Fly cycling team

 

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