Ricerca e sanità

Via libera al Crizotinib per curare i linfomi ALK+ grazie alla sperimentazione fatta al San Gerardo

L'AIFA ha riconosciuto la rimborsabilità del farmaco sperimentato per la prima volta al mondo nell'ospedale monzese nel 2010.

Via libera al Crizotinib per curare i linfomi ALK+ grazie alla sperimentazione fatta al San Gerardo
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Un passo in avanti dopo tanti anni di sperimentazione che hanno visto l'Ospedale San Gerardo di Monza trattare i pazienti affetti da linfoma anaplastico ALK+ con un farmaco specifico chiamato Crizotinib.

Via libera al Crizotinib per curare i linfomi ALK+ grazie alla sperimentazione fatta al San Gerardo

L'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) ha infatti inserito il Crizotinib in una speciale lista che ne prevede la rimborsabilità a carico del servizio sanitario nazionale, riconoscendone l’efficacia e la sicurezza per questa patologia, grazie anche ai dati raccolti dall’Ematologia del San Gerardo in questi anni.

Il linfoma anaplastico ALK+ seppur raro, rappresenta uno dei tumori più aggressivi e colpisce bambini o giovani adulti (circa 300 casi in un anno in Italia). Anche se sensibile alla chemioterapia, la recidiva si presenta in oltre il 50% dei casi, con prognosi molto grave.

L'inizio della sperimentazione nel 2010

Questa patologia si può appunto curare con un farmaco specifico chiamato Crizotinib, sperimentato già nel 2010 al San Gerardo di Monza, il primo ospedale al mondo a trattare pazienti affetti da questo linfoma che avevano fallito tutte le terapie disponibili.
“I risultati furono clamorosi - sottolinea il prof. Carlo Gambacorti Passerini, Direttore dell’Ematologia dell’Ospedale San Gerardo e professore di Ematologia dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca -: in oltre il 90% dei pazienti il tumore è regredito, anche dopo sole due settimane di terapia, ma soprattutto circa 2/3 dei pazienti trattati con questo singolo farmaco non sono più recidivati ed alcuni lo ricevono ormai da oltre 12 anni, con effetti collaterali minimi e una qualità di vita normale. Sono stati ovviamente pubblicati molti lavori su queste ricerche”.

Pazienti al San Gerardo provenienti da tutta Italia

Da allora il San Gerardo, unico ospedale in Italia, ha continuato a trattare questi pazienti (circa 150 all’anno in Italia), utilizzando il farmaco fornito come se si trattasse di un prolungamento della sperimentazione, non essendo ancora registrato come tra quelli forniti dal SSN.
Alcuni giorni fa la svolta con il riconoscimento del farmaco da parte di AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) e l'inserimento del Crizotinib in una speciale lista che ne prevede la rimborsabilità.

“Il passo non è banale - afferma il prof. Gambacorti - di fatto permette che questa terapia diventi praticabile in ogni ospedale italiano e sicuramente molte vite saranno salvate con questo approccio”.

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