Desio

Via libera al recupero della Casa natale di Papa Pio XI

Un progetto con vocazione sociale: previsti alloggi per persone fragili e una residenza per malati di Alzheimer

Via libera al recupero della Casa natale di Papa Pio XI
Pubblicato:

A passo dalla Basilica, ormai da anni semi-abbandonato. Era nata come filanda, poi ci aveva abitato Achille Ratti, futuro pontefice, ha ospitato il liceo linguistico e artistico che si è poi trasferito, fino al periodo di decadimento negli ultimi tempi.

Via libera al recupero della Casa natale di Papa Pio XI

La variante approvata all’unanimità martedì scorso dal Consiglio comunale di Desio, riconosce il cambio di destinazione d’uso (da luoghi di culto e servizi religiosi) secondo la richiesta della Fondazione Casa Natale Pio XI, proprietaria dell’immobile, di cui è presidente Agostino Gavazzi, e dà il via libera al progetto, che promuove la vocazione sociale e assistenziale del comparto, secondo la volontà di Papa Ratti. Non mancherà l’aspetto culturale. L’intervento intende implementare l’offerta abitativa per le fasce deboli e le persone con fragilità. In tutto 18 alloggi, 10 monolocali, 7 bilocali e un trilocale, destinati a mamme con bambini in difficoltà, ad anziani e famiglie in condizioni di disagio. E’ compresa anche una residenza per malati di Alzheimer con 20 posti letto. Saranno mantenuti il Museo e il Centro internazionale Studi Pio XI. La parte dell’immobile sotto la tutela della Soprintendenza verrà riqualificata, mentre una parte sarà demolita per poi essere riedificata secondo le indicazioni contenute nel piano di riqualificazione. Nel comparto rientra pure un parcheggio interrato con 27 posti e 5 sul piazzale esterno, nuovi servizi, quindi, per la comunità.

Per l'assessore "Molti obiettivi raggiunti"

«Un grande lavoro di squadra – ha evidenziato con soddisfazione l’assessore alle Politiche del territorio, Cristina Riboldi - Un lavoro che mi ha visto impegnata per diverso tempo affinché si riuscisse a definire procedure e modalità per garantire servizi d’eccellenza al territorio desiano quali un villaggio per Alzheimer, residenzialità per anziani non autosufficienti e alloggi temporanei per le emergenze abitative. Stiamo parlando di oltre un anno e mezzo di lavoro dalla data di presentazione del primo progetto (15 aprile 2022) e che ha visto successive modifiche e integrazioni affinché tale nuovo servizio potesse insediarsi in un contesto così delicato, anche sotto il profilo paesaggistico, qual è la casa del Papa, che ha richiesto numerosi approfondimenti. Questo progetto sarà inoltre accompagnato da ulteriori benefici per il territorio desiano, che hanno trovato posto nella bozza di convenzione». Per l’assessore, «molti sono stati gli obiettivi raggiunti. Desio potrà pertanto contare su nuovi servizi d’eccellenza nel rispetto della storia e dell’identità che quel luogo rappresenta».

«Un immobile che riprende a vivere è un vantaggio per la città – ha rimarcato Luca Rampi, della Lista Civica Per Desio – E’ uno degli immobili più importanti della storia di Desio e i vantaggi sono numerosi, ne deriverà assunzione di personale, e un importante indotto anche sulle attività economiche e commerciali della zona in cui è collocato».

Il commento della commissione Urbanistica

Una riqualificazione significativa per Massimo Bonacci (Lega), presidente della commissione Urbanistica:

«Ringrazio il lavoro degli assessori coinvolti e degli uffici che hanno lavorato sodo per arrivare a questo risultato – ha detto - Un risultato atteso per anni, che arriva oggi, con questa Amministrazione, che con il suo operato è riuscita a mettere insieme una serie di tasselli per creare una condizione favorevole. In questi due anni ci sono diverse aree che erano ferme e sono ripartite: penso a due grandi attività commerciali che hanno iniziato a operare sulla via Milano, verso Nova, alla casa cantoniera di via Tagliabue, abbandonata per anni e ora diventata centro provinciale della Protezione Civile. Qualcosa a Desio si sta muovendo, questa Amministrazione è orgogliosa di fare la sua parte per risvegliare la nostra città».

Seguici sui nostri canali
Necrologie