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Via Sant'Alessandro: una "casbah" fra illeciti e lamentele

Il consigliere comunale Pietro Zonca (del Pd,) ci ha guidato in una terra di confine fra immigrazione, menefreghismo e convivenza difficile.

Via Sant'Alessandro: una "casbah" fra illeciti e lamentele
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Segnalazioni di illeciti (presunti) e lamentele (reali) a Monza in via Sant’Alessandro civico 46. Un grande caseggiato di periferia, pluri-frazionato in decine di proprietà e affittuari, abitato per lo più da stranieri di svariate etnie e con differente grado di integrazione.

Alcuni dall’Est (più inseriti), molti dal Nordafrica, altri dall’America Latina. Ciascuno con le proprie usanze e le reazioni a eventuali obblighi. Sta di fatto che le regole di convivenza sono ben lontane dall’essere rispettate. In passato si erano registrati anche alcuni blitz della Polizia.

Marito e moglie italiani

Ecco il racconto di marito e moglie italiani che, per timore di ritorsione, raccontano sotto tutela dell’anonimato:

"Qui siamo più di cinquanta appartamenti, con l’utenza dell’acqua potabile in comune che ovviamente molti non pagano. Ci hanno anche tagliato la fornitura in passato perché c’erano migliaia di euro di arretrati da saldare! Una coppia di anziani che abita fuori Lombardia ha comprato sei di questi alloggi ad aste fallimentari e poi hanno iniziato affitti e subaffitti. Diciamo con gente che va e viene senza sapere quanti sono, che tipi sono, cosa fanno a due passi dalla nostra porta di casa. Anzi, in altri appartamenti lo sappiamo: una coppia con quattro figli che abita in un monolocale, non è il massimo... Oppure gente che affitta a due persone poi ci vanno in sei o sette".

Il problema dei subaffitti

Il problema dei subaffitti e delle camere alloggiate per così dire... "in amicizia" non è certo solo di questo caseggiato. Ma qua la densità abitativa e i problemi conseguenti aggiungono sale alla minestra. Ora sembra che l’uso foresteria (tipo B&B) di quegli alloggi in fondo al ballatoio si sia ripresentato, nonostante la targa esterna all’edificio sia stata tolta dopo i controlli delle autorità competenti. L’amministrazione condominiale da parte sua, in capo allo Studio Dimartino & Bonaldo Avvocati, è ben a conoscenza della spinosa questione. Così Evelina Bonaldo:

"Ci siamo già mossi con una contestazione formale al proprietario e stiamo aspettando la documentazione. In particolare loro sostengono che in questo momento ci sia un conduttore / inquilino, dunque nessuna attività di foresteria. Ma i dati non ce li hanno ancora comunicati. Chiederemo verifiche all’Agenzia delle Entrate. Vorrei anche dire, però, che in quel condominio sono state fatte notevoli migliorie ultimamente. A partire dal recupero delle morosità, alle pulizie regolari fino alle manutenzioni necessarie".

Questa dunque la notizia di illeciti e lamentele in via Sant'Alessandro, nel grande caseggiato che costeggia la ferrovia.

Il servizio completo sul Giornale di Monza in edicola fino a lunedì 4 aprile 2022.

(nella foto di copertina, il consigliere comunale Zonca del Pd nel cortile dell'edificio in questione)

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