Monza

Villa Reale, la gestione adesso finisce al Tar

Il consigliere Cirillo ha puntato il dito contro le assegnazioni dirette e la mancanza di trasparenza

Villa Reale, la gestione adesso finisce al Tar
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Documenti che non sarebbero mai stati pubblicati, gare che non sarebbero mai state bandite a fronte di un ricorso definito un po’ troppo «disinvolto» agli affidamenti diretti.

Villa Reale, la gestione finisce al Tar

E’ finito davanti al Tar della Lombardia il caso sollevato a inizio giugno dai consiglieri del Gruppo misto Francesco Cirillo e Martina Sassoli, che avevano presentato un’interrogazione in merito a taluni aspetti gestionali del Consorzio Villa Reale e Parco di Monza che, come avevano spiegato, «peccherebbero di trasparenza».

Le "potenziali irregolarità"

Due, in particolare, le «potenziali irregolarità amministrative in cui sarebbe incorso l’ente»: la mancata pubblicazione delle determine e il ricorso troppo frequente agli affidamenti diretti. L’interrogazione era stata inviata dal Comune agli uffici del Consorzio, dove il responsabile della Trasparenza aveva dato il suo riscontro tecnico e, a sua volta, il sindaco Paolo Pilotto aveva risposto all’interrogazione.

La richiesta di accesso agli atti

Risposta che però non aveva soddisfatto il pieno il Consigliere Cirillo che con una nota datata 10 luglio aveva presentato una richiesta di accesso agli atti. Nel dettaglio aveva richiesto le determine del Direttore generale a partire da novembre 2020, compresi i contratti di appalto che il Consorzio ha sottoscritto.

Il caso in tribunale

Una richiesta di accesso agli atti cui ha fatto seguito, a settembre, la notifica del ricorso al Tar «per l’annullamento del silenzio-diniego di accesso alla documentazione amministrativa e per l’accertamento del diritto dell’avvocato Francesco Cirillo di poter visionare e ottenere la copia dei documenti richiesti rimasta inevasa, nonché la condanna del Consorzio a rilasciare gli stessi documenti».

Da parte sua il Consorzio ha deciso di costituirsi nel giudizio, dando mandato al dirigente dell’area amministrativa e legale di espletare le procedure necessarie per individuare un difensore.

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