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Volontari in partenza per il Cammino di Santiago

L'impresa di due amici, Marco e Paolo Motta, impegnati nell'Avis e nella Croce Bianca.

Volontari in partenza per il Cammino di Santiago
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780 chilometri di cammino in 40 giorni è quanto affronteranno i due amici di Biassono, Marco e Paolo Motta, venerdì 5 aprile con il Cammino di Santiago, il pellegrinaggio cristiano più famoso del mondo.

In partenza per il Cammino di Santiago

E’ una bella storia di amicizia, dello stare insieme alla scoperta di posti nuovi e fare un’esperienza all’insegna anche della serenità, un po' spirituale, per ammirare lo spettacolo che la natura sa offrire, senza guardare l’orologio e le ore che passano, il tutto scandito con i propri tempi, senza tanta fretta o pretese. Per Marco e Paolo Motta, amici di lunga data, classe 1964, questo viaggio rappresenta il regalo dopo una vita spesa per il lavoro.

«E’ da un po’ che ci pensavamo, ci siamo chiesti perché non farlo quando andiamo in pensione, non abbiamo più impegni lavorativi, ed eccoci oggi quasi alla partenza, manca davvero poco. Emozionati? Sì ma anche entusiasti nel percorrere un viaggio in cammino, incontrando persone di diverse nazionalità  e magari condividere alcuni tratti con loro, fare amicizia. Il nostro compagno di viaggio sarà lo zaino, già preparato con lo stretto necessario, non deve superare gli otto chilogrammi per riuscire a camminare senza troppa fatica. Vivremo la giornata e sicuramente racconteremo, giorno per giorno, la nostra impresa» hanno raccontato i due compagni di avventura.

Impegnati nel volontariato

Molto conosciuti in paese anche per il loro impegno nel mondo del volontariato, entrambi avisini, Paolo da sempre volontario della Croce bianca della sezione biassonese, giovedì farà il suo ultimo turno prima di partire. Marco è all’interno del Consiglio Avis della sezione cittadina. Venerdì la partenza in aereo sino a Lourdes, poi in treno fino a Saint Jean de Port e da quel paesino si parte a piedi.

«Abbiamo ipotizzato di riuscire a percorrere dai venti ai venticinque chilometri ogni giorno: poi tutto dipende dal nostro fisico, dalle condizioni meteo, una serie di fattori che non possiamo prevedere prima ma noi ci siamo preparati tanto. Non è escluso che da Santiago continueremo per altri novanta chilometri per raggiungere Finisterre, la “fine della terra”, per raccogliere la conchiglia, simbolo del Cammino di Santiago» hanno sottolineato i due pellegrini.

I due amici si stanno preparando dallo scorso anno, tutte le mattine macinano chilometri e chilometri all’interno del Parco di Monza. Lungo tutto il percorso porteranno il gagliardetto dell’Avis, non mancheranno foto e racconti di questa esperienza che rimarrà nella loro esperienza di vita.

Il servizio completo è pubblicato anche sul Giornale di Carate in edicola da martedì 2 aprile 2024.

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