"1938-2019 Il diritto contro i diritti": gli studenti all'incontro promosso dalla Cisl
Presenti anche i ragazzi brianzoli che hanno partecipato all’edizione 2019 del viaggio ad Auschwitz.

"1938-2019 Il diritto contro i diritti": gli studenti all'incontro promosso dalla Cisl. Presenti anche i ragazzi brianzoli che hanno partecipato all’edizione 2019 del viaggio ad Auschwitz.
"1938-2019 Il diritto contro i diritti"
Un ritorno a un drammatico passato fatto di odi razziali e libertà negate ora è difficilmente immaginabile. Ma è purtroppo possibile fare qualche inquietante parallelismo con i nostri tempi. Una possibilità evidenziata dai partecipanti a un incontro proposto dalla Cisl Monza Brianza Lecco, sul tema «1938-2019 Il diritto contro i diritti».
All’appuntamento, ospitato venerdì mattina dall’Istituto Mapelli di Monza, hanno preso parte anche gli studenti brianzoli che hanno partecipato all’edizione 2019 del viaggio a Auschwitz «In treno per la memoria». La loro presenza all’incontro non è stata ovviamente casuale, così come non lo è stato l’intervento di Fabio Isman, giornalista e scrittore, autore del volume "1938, l’Italia razzista". Il libro traccia la storia delle persecuzione degli ebrei in Italia, avviata nel 1938 con la promulgazione delle leggi razziali e conclusa nel 1945 con la Liberazione e la fine della guerra.
Roberto Lusardi, docente di sociologia all’Università di Bergamo, ha elencato gli ingredienti ideali per la ricetta della paura e dell’odio: abbondanza di pregiudizi, crisi economica quanto basta, disinformazione a piacere, mezzi di comunicazione di massa e social. "Se dobbiamo affondare il nemico – ha spiegato Lusardi - dobbiamo fare leva sui pregiudizi. Ci sono inquietanti analogie con quanto sta accadendo ai nostri giorni. Si costruisce un nemico martellando ed eludendo qualsiasi forma di critica e pensiero divergente. Adesso il nemico è lo straniero".
"C’è chi si muove e cerca di arrivare qui – ha spiega il legale Alberto Guariso, componente dell’associazione Studi, diritto e lavoro - ma non è un’invasione. Per muoversi servono coraggio, voglia e soldi. Adesso non c’è più spazio nemmeno per chi aveva diritto alla protezione umanitaria».
"Secondo noi - ha conclude Mirco Scaccabarozzi, segretario Cisl Monza Brianza Lecco – questo è il modo giusto per affrontare un tema, soprattutto all’interno di una scuola: nessuna propaganda, ma un confronto serio a sostegno di una tesi".