A Desio una centralina per la qualità dell’aria

Dal 9 agosto e fino al 13 settembre, in piazza Carendon, rilevazioni per capire che aria respirano i desiani. 

A Desio una centralina per la qualità dell’aria
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A Desio una centralina per la qualità dell’aria. Dal 9 agosto e fino al 13 settembre in piazza Carendon, a San Giorgio, rilevazioni per capire che aria respirano i desiani.

A Desio una centralina per la qualità dell’aria

Conoscere lo «stato di salute» dell’aria che respirano i desiani. È questo l’obiettivo dell’«impianto mobile» dell’Arpa, l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente, che dal 9 agosto e fino al 13 settembre sarà «parcheggiato» in piazza Carendon, a San Giorgio, per misurare la quantità degli inquinanti presenti nell’aria di Desio, soprattutto l’ozono.

Un monitoraggio puntuale

Sul territorio le rilevazioni sono garantite dalla centralina fissa di Meda, ma il «camper» dell’Arpa, precisa l’assessore alla Tutela ambientale Emanuela Rocco, "è in grado di fornirci un dato più puntuale della qualità dell’aria della nostra città, soprattutto rispetto all’inquinamento da ozono che, durante le ondate di caldo estive intense come quella in atto in questo giorni, aumenta di giorno in giorno".

Dati sopra la «soglia di informazione».

La concentrazione media di ozono a Desio, dal 22 al 31 luglio è stata di 191 µg/m³, sopra la «soglia di informazione» (180 µg/m³) e non lontano dalla "soglia di allarme" (240 µg/m³), con un picco di 225 µg/m³ martedì 31 luglio (Dati «ARPA Lombardia»). Il Comune invita i cittadini, soprattutto le fasce più deboli della popolazione (anziani, bambini e persone affette da particolari patologie), a non uscire o fare lavori e attività sportive all’aperto nelle ore più calde della giornata.

Dei livelli di ozono avevamo parlato pochi giorni fa mostrandovi la situazione critica, soprattutto nel caratese. 

Una «campagna» lunga cinque settimane

Oltre alla rilevazione il laboratorio Arpa monitorerà i principali parametri meteorologici, indispensabili per una corretta interpretazione dei dati raccolti. E proprio l'influenza delle condizioni meteo sulle concentrazioni degli inquinanti rende necessario far durare la campagna cinque settimane.

Poi rilevazioni invernali

Chiusa la campagna estiva, il 29 novembre inizierà, in un’altra area della città, quella invernale. In questo caso l’obiettivo della centralina saranno le polveri invernali, il Pm10 e il Pm 2,5, le poveri sottilissime che, rispetto alle «sorelle maggiori», possono raggiungere più facilmente le parti profonde dell’apparato respiratorio.

Un report per tutti

Il lavoro di ricerca sarà concluso con una relazione tecnica in grado di fotografare la situazione del territorio, anche con un confronto in parallelo con i dati rilevati dalla rete di centraline fisse in zona. "Sarà un’occasione – conclude Emanuela Rocco - per “leggere” i dati sull’inquinamento atmosferico con obiettività e comprendere il trend evolutivo della situazione negli ultimi anni".

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